Sostanze dopanti ai bovini, sequestrati 845 capi

Indagini dei finanzieri nel Cuneese: veniva impiegato anche un preparato cancerogeno per il consumatore

Un allevatore di bovini e il suo soccidario - entrambi cuneesi - sono accusati di contraffazione e vendita di sostanze alimentari adulterate: hanno somministrato ai loro animali delle sostanze dopanti. Le indagini - coordinate dal sostituto procuratore Massimiliano Bolla - sono state effettuate dalla Sezione mobile del nucleo di Polizia tributaria delle Fiamme gialle di Cuneo.

I finanzieri sono intervenuti nelle stalle dove sapevano che venivano somministrare le sostanze dopanti: è scattato il sequestro per 845 vitelli a carne bianca. Il prelievo di alcuni campioni di liquidi biologici ha confermato l'impiego delle sostanze vietate.

Sono seguite perquisizioni nella casa dell'allevatore e nelle stalle del soccidario, dove i finanzieri hanno trovato flaconi privi di indicazioni sul liquido che contenevano e siringhe per l'inoculazione: le analisi di laboratorio hanno rilevato la presenza del 17 beta estradiolo, sostanza che risulta cancerogena per il consumatore di carne. Ulteriori analisi su alcuni organi degli animali trattati con questa sostanza hanno rilevato la presenza di metaplasie nelle ghiandole sessuali, causate proprio dal 17 beta estradiolo.

Durante le perquisizioni, le Fiamme gialle hanno trovato anche farmaci ad uso veterinario detenuti dall'allevatore senza le autorizzazioni previste: sono così scattate sanzioni per un totale che supera i 100 mila euro.