Un’altra bomba neutralizzata dai nostri artiglieri

I militari del 32° Genio guastatori, di stanza a Fossano, sono intervenuti a Caselle per un ordigno della guerra

Un’altra bomba resa inoffensiva dagli artificieri del 32° Genio guastatori dell’Esercito, dopo quella di Valenza nell’Alessandrino su cui si è intervenuti non molti giorni fa. Oggi (venerdì 25 gennaio), i militari del reggimento di casa a Fossano hanno portato a termine le “operazioni di bonifica” per l’ordigno ritrovato a Caselle durante lavori per l’allungamento della pista.

La bomba, d’aereo, pesava 100 chilogrammi; risaliva alla seconda Guerra mondiale.

Spiegano dalla Brigata alpina Taurinense, di cui fa parte il 32° Guastatori: “A partire dalle 7,30, gli operatori del nucleo Explosive ordnance disposal hanno dapprima predisposto l’ordigno alla movimentazione in sicurezza per poi procedere al caricamento su un autocarro. Sotto la scorta di una pattuglia della Polizia di Stato, la bomba è stata trasportata in una cava a San Carlo Canavese, già predisposta nei giorni scorsi dai genieri per il brillamento”. “L’intervento del personale specializzato dell’Esercito - continuano dalla Taurinense - è stato condotto in una fascia oraria libera da traffico aereo, riducendo così al minimo i disagi per l’attività dell’aeroporto e per i cittadini”.

Le operazioni sono state piuttosto rapide dal momento che “la bomba mancava di spoletta, essendo stata interrata dagli stessi militari italiani nel corso della guerra e, come altri ordigni già rimossi nel corso degli anni, predisposta alla distruzione della pista in caso di attacco alleato, il che non avrebbe consentito l’utilizzo del campo volo militare da parte delle forze nemiche”.

Lo scorso anno, gli artificieri della caserma Dalla Chiesa a Fossano hanno effettuato 110 interventi per “residuati bellici” rinvenuti in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Un numero che conferma l’impiego “duale” dei guastatori, la cui presenza è spesso richiesta non solo in contesti strettamente militari, ma anche in ambiti civili: il ritrovamento di bombe da rendere inoffensive è un esempio, ma bisogna citare anche le calamità naturali come alluvioni e terremoti che il Genio dell’Esercito sa fronteggiare grazie alla preparazione dei suoi militari e alla disponibilità di mezzi con caratteristiche particolari.