Alla Materna di Genola un progetto sperimentale per prevenire eventuali disagi

Sette incontri con una pedagogista specializzata in riabilitazione cognitiva, rivolti ai bambini dell'ultimo anno

“Muoviamoci per nuove avventure” è il filo conduttore che abbraccia i tanti progetti proposti ai bambini della scuola dell’infanzia di Genola in questo anno scolastico. 

Ma il fiore all’occhiello della progettazione annuale della scuola Rejneri è il progetto sperimentale rivolto ai bambini dell’ultimo anno, seguito da Sara Castello della cooperativa “Insieme a voi” di Busca,  pedagogista specializzata in riabilitazione cognitiva, fautrice del Metodo Feuerstein. Metodo che  partendo dal presupposto che la modificabilità cognitiva strutturale dell’essere umano esiste ed è possibile, si propone di modificare le funzioni cognitive carenti di una persona attraverso un lavoro paziente, sistematico, capillare nel pieno rispetto della personalità dell’individuo. 

La nostra è la prima scuola materna - spiega la direttrice Simona Vannucci - dove  si sperimenta questo metodo, già portato in diverse scuole primarie. Attraverso l’osservazione sistematica dei bambini si possono individuare situazioni con difficoltà di attenzione, motricità fine, comportamento e apprendimento su cui si può intervenire con attenzioni mirate prevenendo eventuali disagi futuri. Naturalmente i genitori sono informati e coinvolti sul progetto e su ogni possibile intervento”. 

Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 20 aprile