Arriva la Tasi per proprietari e inquilini

Anche a Centallo i proprietari e i detentori di immobili (compresa la prima casa) dovranno pagare una tassa in più nel 2014. Si tratta della Tasi, che è stata introdotta dal governo Letta per rimpinguare le casse dello Stato dopo l’abrogazione dell’Imu sulle abitazioni principali. L’ammontare della Tasi sarà ripartito tra proprietari e inquilini. A Centallo i primi pagheranno il 70 per cento; i secondi il restante 30 per cento.

Anche a Centallo i proprietari e i detentori di immobili (compresa la prima casa) dovranno pagare una tassa in più nel 2014. Si tratta della Tasi, che è stata introdotta dal governo Letta per rimpinguare le casse dello Stato dopo l’abrogazione dell’Imu sulle abitazioni principali. L’ammontare della Tasi sarà ripartito tra proprietari e inquilini. A Centallo i primi pagheranno il 70 per cento; i secondi il restante 30 per cento. Tasi In base alla legge, i Comuni potevano fissare un’aliquota compresa tra l’1 e il 2,5 per mille per la Tasi. L’Amministrazione centallese ha optato per l’aliquota più bassa. La decisione è stata presa nel Consiglio comunale di lunedì 5 maggio, l’ultimo dell’«era Panero». Anche la minoranza ha votato a favore. La nuova tassa si pagherà in due rate, il 16 giugno e il 16 dicembre, o in soluzione unica il 16 giugno. Saranno esentati i terreni agricoli. Il gettito della Tasi verrà incassato per coprire i costi dei servizi indivisibili (illuminazione pubblica, spazzamento strade, ecc.), ma per i Comuni, nella sostanza, cambierà poco o nulla, dal momento che dovranno rinunciare alle compensazioni che lo Stato aveva versato, lo scorso anno, per il mancato incasso dell’Imu sulle prime case. Imu Nel Consiglio del 5 maggio sono state confermate anche le aliquote Imu del 2013. Ammontano al 9,10 per tutte le tipologie di immobili, salvo gli alloggi sfitti (al 9,50) e i terreni edificabili (al 10). Sono state equiparate alle prime case (e pertanto non pagano) le abitazioni principali di proprietà di anziani residenti in casa di riposo, se non affittate, e i fabbricati rurali strumentali all’attività agricola. Le abitazioni principali considerate di lusso pagano invece un’aliquota del 4 per mille. Le scadenze sono analoghe a quelle della Tasi. Tari Non cambia quasi nulla anche sul fronte della tassa rifiuti, che quest’anno ha cambiato nome passando da Tares a Tari. La principale differenza rispetto al 2013 è che non si dovrà più versare la sovrattassa di 0,30 centesimi a metro quadrato, che è stata assorbita dalla Tasi. Per il resto si manterranno le agevolazioni e le esezioni della Tares. Il totale dell’incasso dovrà coprire il 100 per cento delle spese per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti che nel piano finanziario del Consorzio sono state previste in 827 mila 818 euro: circa 30 mila in meno del 2013, a dimostrazione che il “porta a porta” comincia a produrre qualche beneficio anche di carattere economico. Anche la Tari si verserà in due rate: il 2 ottobre (con possibilità di versamento in soluzione unica) e il 2 dicembre.