Bene Vagienna dà l’addio a Enzo Panero

Disabile da venticinque anni dopo un tuffo in mare, abitava in frazione Roncaglia con la moglie Susanna

Venticinque anni fa il tuffo nel mare di Andora, dove l’acqua era troppo bassa; l’impatto e la lesione che ha danneggiato la sua colonna vertebrale, costringendolo su una carrozzina. Per un aggravarsi delle sue condizioni di salute, che da tempo si erano fatte precarie, è morto Innocenzo (Enzo) Panero, 50enne di Bene Vagienna. Ha lasciato la moglie Susanna, il papà Giovanni Battista e la sorella Anna Maria.
“Studente vivace e un po’ discolo” come lo ricordano i suoi compagni di classe, Enzo ha lavorato come muratore e agricoltore, fino a quella domenica al mare con gli amici in cui avvenne l’incidente che avrebbe segnato il resto della sua vita. Enzo ha affrontato con coraggio la disabilità, incominciando un nuovo lavoro alla casa editrice “Esperienze” di Fossano e continuando a coltivare interessi e passioni. Molti lo descrivono come una persona tenace, che sapeva trasmettere serenità; a chi negli anni scorsi ha frequentato Roncaglia - la frazione di Bene Vagienna dove lui viveva con i suoi familiari - capitava inoltre di incontrarlo a bordo della sua handbike. Quattro anni fa, il matrimonio con Susanna.
Il decesso è avvenuto all’ospedale di Mondovì, dove Enzo era ricoverato. Bene Vagienna  gli ha dato l’addio lo scorso venerdì, quando una folla immensa ha partecipato al funerale che è stato celebrato nella chiesa parrocchiale della città.
Numerosi messaggi sono comparsi anche su Facebook, il social network che spesso, quando avvengono dei lutti, dà voce a molte persone che vogliono salutare il familiare o l’amico perso. “Ciao Enzo, amico di infanzia, di scuola e di giochi; fai buon viaggio”, scrive una coetanea. “Le porte del paradiso - commenta un’amica - devono essere spalancate al tuo arrivo: per quanto hai dovuto lottare quaggiù, meriti ora tutta la serenità del mondo”. “Anch’io ti voglio salutare, Enzo - scrive un altro utente di Facebook -. Sei stato e rimani un esempio, oggi come allora”.