Bene banca, i soci votano il nuovo Cda

Nell'assemblea di sabato - Presentate due liste e una "candidatura singola" - Si presenta l'attuale vicepresidente

Soci di Bene banca al voto, sabato 13 maggio, per il rinnovo del Cda. L’assemblea è convocata per le 14, al Palazzetto dello sport.
Sono state presentate due liste - una delle quali con candidato presidente l’attuale vice - e una “candidatura singola”.
Il presidente in carica - Pier Vittorio Vietti, eletto dai soci dopo la conclusione del commissariamento - aveva da tempo annunciato che non si sarebbe ripresentato.

La lista 1
di Panero
È registrata come “lista 1” quella di Elio Panero: ingegnere di Narzole e titolare della “Elpa Abrasivi”, Panero oggi riveste il ruolo di vicepresidente vicario e rappresenta quindi la continuità con l’Amministrazione in carica. Scendono in campo con lui - dell’attuale Cda - Claudia Borra (imprenditrice), Elia Dogliani (avvocato), Guglielmo Giriodi di Monastero (agente assicurativo) e Marco Taricco (consulente alle imprese); sono invece nomi nuovi quelli di Marco Garello (ingegnere), Matteo Giaccardi (geometra), Cristina Ginisio (avvocato) e Marco Ballatore (commercialista). Per il Collegio sindacale si candidano Maurizio Grosso come presidente e, come sindaci, Guido Botto, Guido Giovando, Fabio Aimar e Federico Della Chiesa.
Panero e il suo gruppo hanno indicato una serie di “pilastri” su cui si fonda la loro proposta: tra gli altri ci sono la “centralità dei soci” da ribadire attraverso iniziative dedicate a loro, l’unità del Consiglio e di tutto l’Istituto, il “sostegno economico alle aziende, alle famiglie e alle realtà agricole del territorio”, il rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità, l’identità di Bene banca che dev’essere “autonoma e libera”, “la formazione dei dipendenti”, il rispetto delle regole in vigore per il Credito cooperativo “senza promesse elettorali che non sarebbero serie e non si potrebbero mantenere”, “l’attenzione per la comunicazione che sarà chiara e trasparente”, “l’attenzione per gli indici patrimoniali” e il “consolidamento dei controlli interni”. I candidati ricordano inoltre i risultati raggiunti dall’Amministrazione uscente, fra cui i “tre anni di bilanci con risultati positivi”, le “coperture adeguate dei crediti deteriorati”, il “grosso miglioramento dei ratios patrimoniali” e la “significativa implementazione del sistema dei controlli interni”.

La lista 2
di Aragno
La “lista 2” è quella di Stefano Aragno, commercialista di Savigliano. Con lui si presentano - per la carica di amministratore - Mauro Milanesio (artigiano edile), Silvia Sarotto (consulente del lavoro), Sergio Zorniotti (architetto), Giovanni Becchio (geometra), Giovanni Bogetti (commercialista), Niccolino Sagliocco (consulente aziendale), Ezio Bruno (consulente tecnico) e Luciano Lanzillo (ex giudice di pace); i candidati al Collegio sindacale sono Umberto Bocchino come presidente e, come sindaci, Massimo Volante, Aurora Lombardi, Luca Bongioanni e Valter Gamba.
Dopo aver ricordato di aver fatto parte del Collegio sindacale della Bcc benese dal 1989 al 2010 e di aver partecipato al Consiglio dei soci che propose di adottare per l’Istituto il nome “Bene banca” come prova dell’«attaccamento al territorio», in una lettera ai soci Aragno riferisce che “circa un anno fa ho avuto la tentazione di presentare la domanda di recesso da socio”, perché “non trovavo più lo spirito cooperativistico che il nostro Istituto deve avere”: “Il Consiglio di Amministrazione in carica, secondo me, si era dimenticato dell’importanza che ricoprono i soci in questa cooperativa”, aggiunge. Al primo punto del suo programma si colloca la volontà di “riscoprire il ruolo fondamentale dei soci”, ai quali deve essere garantita parità di trattamento; seguono molti altri punti, fra cui “riattivare benefici e agevolazioni preesistenti come l’assicurazione in caso di morte”, “adottare come stella polare in tutte le iniziative il principio della meritocrazia”, “ricercare la massima trasparenza dell’operato”, “garantire consulenza alle imprese del territorio”, “stimolare la nascita di idee imprenditoriali”, “favorire la nascita di un Comitato giovani soci” e “ridurre i costi degli amministratori con la nomina di un solo vicepresidente al posto dei due oggi nominati”.

La candidatura
di Fotia
Rocco Fotia - geometra e imprenditore, nato nel 1945 - presenta la sua “candidatura singola”. Nella sua carriera, ha fatto parte del Consiglio comunale di Rivalta di Torino dal 1985 al 2002 e del Consiglio di amministrazione dell’Usl 34 del Piemonte dal 1989 al 1992.
“Ho presentato la mia autocandidatura per il rinnovo del Consiglio di amministrazione di Bene banca - spiega - perché le Amministrazioni precedenti e soprattutto quella uscente, nonostante l’appello che avevo già lanciato durante l’assemblea dell’anno scorso, non hanno tutelato gli interessi dei soci. Basta con questo sistema: il nuovo management deve perseguire risultati positivi per la banca, mettendo però al primo posto i soci”. Fra i punti del suo programma, fare dei soci “i protagonisti della banca”, anche destinando una percentuale degli utili al loro dividendo “nel rispetto delle norme” e riconoscendone il raggiungimento dei 25 anni di fedeltà con un premio finanziario; Fotia promette inoltre la riduzione dei tempi per l’ottenimento di mutui e finanziamenti, opportunità per le piccole e medie imprese, sostegno ai giovani che vogliono intraprendere un’attività imprenditoriale e nuove iniziative per lo sviluppo della banca fra cui “l’eventuale apertura di nuove filiali”.