Pende un ricorso al Tar contro l’ordinanza con la quale l’Amministrazione di Centallo aveva disposto una limitazione degli orari di apertura delle sale giochi (e degli apparecchi con vincita in denaro, come le slot machines) per contrastare il fenomeno della ludopatia. È stato presentato a suo tempo dalla società Milleuno spa, concessionaria del Bingo insediato in paese. Sia l’ordinanza che l’impugnativa risalgono al 2016 (sono i tempi della giustizia). Ma con l’approssimarsi dei termini per la fissazione dell’udienza di merito, il Comune si è costituito in giudizio, affidando l’incarico all’avvocato Viale di Torino “per tutelare i propri interessi e le proprie ragioni”. Analoghi ricorsi sono già stati esaminati dal Tar del Piemonte con sentenze favorevoli ai Comuni “resistenti”. E nel caso di Torino, si è già pronunciato nella stessa direzione anche il Consiglio di Stato (organo di secondo grado della giustizia amministrativa). Centallo confida nello stesso esito “ritenendo di avere legittimamente operato sia sotto il profilo dell’iter procedimentale sia sotto il profilo sostanziale”.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 7 novembre