Il Piccolo santuario di Nama, una casa dove gli animali sono coccolati come figli

Aperto dai volontari Nadia e Massimo un anno fa nella campagna di Monsola. Nel mese di giugno è stato organizzato, in prima mondiale, per gli animali uno spettacolo circense

In una piccola oasi di pace nella campagna di Monsola, da circa un anno è sorto “Il piccolo santuario di Nama”, un rifugio per animali in cerca di una casa che li accolga perché segnalati per maltrattamenti o denutrizione da guardie zoofile, privati cittadini o associazioni.  

“Nama” è l’acronimo di Nadia (Bernardi) e Massimo (Doria), la coppia che dell’accoglienza degli animali ha fatto la sua ragione di vita.

Al "rifugio" nei primi giorni di giugno è stato organizzato il primo circo per animali. Proprio così, uno spettacolo circense dei ragazzi della scuola di circo Fuma che ‘nduma diretta da Giuseppe Porcu. 

I giovani artisti si sono esibiti in acrobazie, giocoleria... per gli animali de “Il piccolo santuario di Nama” e un piccolo gruppo di umani.  “Un’esperienza bellissima ed emozionante, che oserei definire in assoluto una prima mondiale - dice entusiasta Giuseppe Porcu -. I nostri ragazzi si sono esibiti senza prove, con spontaneità. È nata una vera sinergia tra artista e animale. Era bello vedere Nama (l’unica mucca di casa che prende il nome dal santuario -ndr) o le caprette interagire con l’artista durante l’esibizione. È stato un tale successo che stiamo già progettando un prossimo spettacolo”.

Sono tante le iniziative pensate da Nadia e Massimo per far conoscere il loro piccolo rifugio, accudito con amore, senza finanziamenti, con l’aiuto di due volontarie, Sara Botta e Pauline Giusiano di Costigliole Saluzzo. Quest’anno, oltre al fantastico circo, Nadia e Massimo hanno organizzato degli apericena e per luglio o agosto stanno pensando a un concerto, sempre per animali. Hanno anche messo per iscritto la storia della piccola mucca Nama, raccolta in bellissime cartelle illustrate da Luisa Bondonno. “Ci piacerebbe pubblicarlo per far conoscere questo mondo - dice Nadia mostrando la bozza di quello che a breve potrebbe essere un libro -. Quella di Nama è una storia vera, finita bene, che semplicemente arriva al cuore di chi la legge”.

Articolo su la Fedeltà in edicola mercoledì 4 luglio