La Fera ed santalban punta tutto sulla lumaca

Con il conferimento ricevuto di città della lumaca, Sant’Albano scopre la sua tipicità e le dedica una festa

Nel mese di marzo Sant’Albano è stata nominata “città della lumaca”, riconoscimento conferito ufficialmente a settembre con la consegna di una targa al sindaco Giorgio Bozzano da parte di Giovanni Avagnina, direttore e fondatore dell’Istituto internazionale di elicicoltura di Cherasco, nell’ambito dell’Incontro internazionale di elicicoltura e 10° festival della lumaca in cucina. 

Ottenuto l’ambito titolo riconosciuto a sole 13 città in tutta Italia (in provincia ci sono Borgo San Dalmazzo e Cherasco che ne è la capitale), mancava ancora l’evento che presentasse al grande pubblico quello che per Sant’Albano diventerà la peculiarità del suo territorio, il  prodotto a cui sarà associato il nome della città dell’Oltrestura. Come Cervere è legata al porro, Genola alla quaquara, Faule alla bagna caoda, Nucetto ai ceci, Melle al tumin... con la Fera ed Sant’Alban, il Comune, in collaborazione con l’Ars, ritagliando un ampio spazio alla lumaca lancia la prima Festa della lumaca, appuntamento che ambisce a entrare nella tradizione del territorio come richiamo turistico e rilancio dell’economia e imprenditoria locale per valorizzare e promuovere i prodotti agricoli e artigianali del territorio. 

L’appuntamento è per domenica 13 marzo, giornata clou della manifestazione. Durante la seconda settimana di marzo, da venerdì 11 a domenica 13 marzo, eventi culturali e gastronomici faranno da corollario alla tradizionale fiera. Già disponibile sulla homepage del sito del Comune di Sant’Albano Stura il modulo per aderire come espositore alla manifestazione (link:www.comune.santalbanostura.cn.it).

L'articolo completo su La Fedeltà in edicola mercoledì 10 febbraio