Ragazzino annega in piscina mentre cerca di recuperare un pallone

Un ragazzino è morto annegato in una piscina, dove si era gettato cercando di recuperare un pallone. Un altro è in gravi condizioni. È accaduto giovedì pomeriggio, 28 luglio, a Centallo, in viale Vittorio Veneto. Una tragedia per l'intera comunità. 

Un ragazzino è morto annegato in una piscina, dove si era gettato cercando di recuperare un pallone. Un altro è in gravi condizioni. È accaduto giovedì pomeriggio, intorno alle 18, a Centallo, in viale Vittorio Veneto. La vittima è Sogey Beye, 13 anni, di origine senegalese. Stava giocando con gli amici nel campetto parrocchiale del Movi quando il pallone ha superato la rete di protezione, pur molto alta, ed è finito nella proprietà di una villa confinante. Lui e alcuni suoi compagni sono entrati per recuperarlo. Era già accaduto altre volte in passato. Questa volta, però, il pallone era in acqua. Sogey si è buttato e non è più risalito. Con lui è finito in acqua anche un altro ragazzino, che forse lo ha seguito per prestargli soccorso. Altri si sono fermati a bordo vasca. Inizialmente, non vedendoli tornare in superficie, hanno pensato a uno scherzo. Il proprietario dell’abitazione, quando si è reso conto della situazione, ha immediatamente chiamato i soccorsi. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti l’elisoccorso, i mezzi e il personale del 118 che hanno a lungo cercato di rianimare i ragazzi. Ma per Sogey non c’era più nulla da fare. Il suo compagno, di famiglia ivoriana, è stato trasportato, intorno alle 19, all’ospedale di Cuneo. Ora è ricoverato al Regina Margherita di Torino. Anche il fratello di Sogey ha dovuto ricorrere alle cure del 118 perché sotto shock.

La notizia si è immediatamente diffusa in paese. Sotto il viale si è radunata una folla di ragazzini e di genitori. In Municipio si stava svolgendo il Consiglio comunale. È stato interrotto e il sindaco si è precipitato sul posto. “È una tragedia immane - racconta - che colpisce la comunità di Centallo e la comunità africana. Conoscevo Sogey e conosco i suoi genitori. Lui giocava a calcio nella Asd Giovanile Centallo: la leva 2003, quella in cui gioca anche mio figlio. Il papà lavora nell’impresa Ariaudo dove è molto stimato. Conosco anche la famiglia del ragazzino ricoverato. Anche loro sono pienamente inseriti nella vita del nostro paese. Sono loro vicino in questo momento di angoscia e di dolore”.