Turismo, cultura e ambiente le carte vincenti per lo sviluppo

Le terre del Fossanese e dell’Alta Provenza non sono mai state così vicine. Una vicinanza che è il risultato di una collaborazione e un’amicizia cresciute negli anni e che guarda al futuro con la voglia di continuare a creare legami, opportunità di crescita e sviluppo di questi territori. E di sviluppo del territorio si è parlato nel convegno “Trinità, il Fossanese e l’Europa” che si è tenuto sabato scorso presso le ex scuderie del castello dei conti Costa a Trinità

Le terre del Fossanese e dell’Alta Provenza non sono mai state così vicine. Una vicinanza che è il risultato di una collaborazione e un’amicizia cresciute negli anni e che guarda al futuro con la voglia di continuare a creare legami, opportunità di crescita e sviluppo di questi territori. E di sviluppo del territorio si è parlato nel convegno “Trinità, il Fossanese e l’Europa” che si è tenuto sabato scorso presso le ex scuderie del castello dei conti Costa a Trinità, nel corso di una mattinata intensa di confronto promossa dal Comune di Trinità con l’Unione del Fossanese, con il patrocinio della Regione, della Provincia e del Conseil general Alpes de Haute Provence, il sostegno della Fondazione Crf e la partecipazione di un nutrito parterre di ospiti e relatori. Sviluppo del territorio e turismo rappresentano un binomio che, come ha sottolineato il sindaco di Fossano, Francesco Balocco, fino a qualche anno fa pareva impensabile: “Parlando di sviluppo nel Fossanese pensavamo all’industria o all’agricoltura”. Ora, complice anche la crisi economica, sta crescendo la consapevolezza di poter puntare sul territorio con la sua storia, il suo patrimonio culturale, ambientale ed enogastonomico per far crescere l’industria del turismo. L’Unione del Fossanese - lo hanno sottolineato il presidente dell’Unione, Gianfranco Sineo e l’ex presidente Capello - in questi anni ha fatto molto per la valorizzazione del territorio, creando infrastrutture, valorizzando il parco dello Stura, progettando insieme, andando - o cercando di andare - oltre i confini dei singoli Comuni, ma anche oltre i confini locali. “L’Europa e in particolare il programma Alcotra ci hanno fatto incontrare - ha spiegato Jean Louis Adrian, vice presidente del Consiglio generale dell’Alpi dell’Alta Provenza -; tutto ciò che è stato fatto in questi anni è stato realizzato perché ci siamo incontrati e abbiamo lavorato insieme”. Un’attenzione particolare è stata posta ai percorsi cicloturistici che sono già in gran parte realizzati e che andranno a collegare le aree dello Stura Fossanese (ormai parte del parco Stura Gesso di Cuneo) con l’Alta valle Stura, per poi sconfinare in Francia. Questi percorsi potrebbero collegarsi con un altro ambizioso progetto legato al ciclorturismo, il Vento (Venezia-Torino) permettendo ai ciclisti di viaggiare su piste ciclabili e percorsi attrezzati dal Tirreno all’Adriatico, partendo dalla Francia e attraversando la pianura Padana come hanno illustrato Michele Bossio, consulente del programma Alcotra per l’Unione del Fossanese, e Aldo Tichy della Fiab Bicingiro Cuneo. Tra gli interventi anche quello del vicepresidente della Camera di commercio di Digne, Thierry Souetre, che ha auspicato una sempre maggiore collaborazione tra i due territori, dell’assessore provinciale Pietro Blengini che ha lodato la capacità dei francesi di fare squadra e valorizzare il proprio territorio e del consigliere dell’Unione del Fossanese, Roberto Salvatore, che ha fatto il punto sui progetti dell’Ente con uno sguardo a quello che sarà il prossimo futuro con la partecipazione a nuovi bandi: “Mi auguro che tutti i sindaci, di oggi e di domani, credano nell’importanza dell’Unione”. Padrone di casa, il sindaco di Trinità, Giuseppe Germanetti, che nella mattinata - insieme agli ospiti italiani e francesi - ha inaugurato ufficialmente i locali delle ex Scuderie, ultimo importante tassello che con il parco, l’ala del castello utilizzata come bed & breakfast, la cucina recentemente realizzata, il posto tappa per cicloturisti e le altre sale del castello ha ridato vita all’antico palazzo trinitese. “Una risorsa - ha detto - che va nell’ottica di un sviluppo del turismo che sa guardare all’Europa. Questo progetto così come quello del recupero e rifunzionalizzazione della casa del parroco, il grande fabbricato vicino al castello composto da ben 90 vani ora inutilizzati, li passiamo alla nuova amministrazione comunale. Ci auguriamo che le portino avanti, magari modificandole, per farle crescere a beneficio del nostro territorio”.