Giornata mondiale del malato

Alle 14,30 preghiera in Cattedrale e in serata la fiaccolata

Sabato 11 febbraio si celebra la 25ª Giornata mondiale del malato. Giovanni Paolo II, sempre sensibile al tema della sofferenza e convinto assertore della potenza salvifica e redentrice in essa contenuta (cfr. “Salvifici doloris”), già malato di Parkinson, istituì la giornata il 13 maggio 1992, affinché fosse “un momento speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza”. Non a caso la data scelta per la celebrazione è l’11 febbraio, giorno della prima apparizione della Vergine Immacolata a Bernardette Soubirou, presso la grotta di Massabielle a Lourdes. Anche quest’anno, la sezione fossanese dell’Unitalsi, in collaborazione con il gruppo di animazione liturgica “don Piero” e le parrocchie della città, propone per la Giornata del malato due opportunità rivolte a quanti sentono il bisogno di consolazione e speranza, mettendosi sotto la tenera protezione materna di Maria, che si terranno in Cattedrale (vedi sotto).

Quest’anno il tema indicato da Papa Francesco è: «Stupore per quanto Dio compie. “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente”  (Lc 1,49)». Nel messaggio, il Santo Padre invita la Chiesa tutta a celebrare tale giornata che “costituisce un’occasione di attenzione speciale alla condizione degli ammalati e più in generale, dei sofferenti; e al tempo stesso invita chi si prodiga in loro favore, a partire dai familiari, dagli operatori  sanitari e dai volontari, a rendere grazie per la vocazione ricevuta dal Signore di accompagnare i fratelli ammalati”. Al centro del messaggio del Pontefice due figure: Maria e Bernardette. Nella prima incoraggia “malati, sofferenti, medici, infermieri, familiari, volontari, a contemplare in Maria, salute dei malati, la garante della tenerezza di Dio per ogni essere umano e il modello dell’abbandono alla sua volontà; e a trovare sempre nella fede, nutrita dalla Parola e dai Sacramenti, la forza di amare Dio e i fratelli anche nell’esperienza della malattia”. Nella seconda individua il modello della relazione con l’ammalato: “Come santa Bernardette siamo sotto lo sguardo di Maria. L’umile ragazza di Lourdes racconta che la Vergine, da lei definita «la Bella Signora», la guardava come si guarda una persona. Queste semplici parole descrivono la pienezza di una relazione. Bernardette, povera, analfabeta e malata, si sente guardata da Maria come una persona. La Bella Signora le parla con grande rispetto, senza compatimento. Questo ci ricorda che ogni malato è, e rimane, sempre, un essere umano e come tale va trattato. Chiediamo dunque all’Immacolata Concezione la grazia di saperci sempre relazionare al malato come una persona che, certamente, ha bisogno d’aiuto, a volte anche per le cose più elementari, ma porta sempre in sé il dono di se stesso da condividere con gli altri”. Papa Francesco invita tutti i fedeli a partecipare alle iniziative che verranno proposte perché “in occasione della Giornata mondiale del malato possiamo trovare nuovo slancio per contribuire alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della salute e dell’ambiente; un rinnovato impulso a lottare per il rispetto dell’integralità e della dignità delle persone, anche attraverso un corretto approccio alle questioni bioetiche, alla tutela dei più deboli e alla cura dell’ambiente”.

Programma

Sabato 11 febbraio a Fossano sono previsti due momenti per la Giornata del malato. Nel pomeriggio c’è la preghiera in Duomo dedicata agli anziani e agli ammalati: alle 14,30 l’accoglienza in Cattedrale e la recita del rosario; alle 15 la celebrazione eucaristica presieduta dai parroci della città e a seguire, per chi lo desidera, la possibilità di ricevere l’unzione degli ammalati. Si prega coloro che desiderano accostarsi al sacramento di comunicarlo ai propri parroci. Il secondo appuntamento è in serata con la processione “aux flambeaux” alle 20,45 con partenza dal Duomo e arrivo nella chiesa di San Filippo.