Tanta gente alla veglia di preghiera in Duomo

Verso l'ordinazione episcopale di don Derio Olivero

Nei momenti fondamentali della nostra vita, c’era anche un prete: poco dopo la nascita, un prete ci ha battezzato, un altro ci ha dato la 1 Comunione, e con un altro ancora, o sempre quello, abbiamo fatto campeggi, camminate, incontri, cene. Con un prete abbiamo discusso, ci siamo confrontati, siamo cresciuti, magari abbiamo anche litigato e poi l’abbiamo “mandato a stendere”; forse un prete ci ha sposato, ha battezzato i nostri figli ed è stato presente quando abbiamo vissuto delusioni, crisi e guai. Un prete, spero, ci sarà quando alla fine dei miei giorni chiuderò gli occhi a questo mondo, ma anche prima, ne sono certo, se dovessi fare i conti con una malattia o con un dolore, perché nei momenti fondamentali della nostra vita un prete c’era. E ogni volta c’è stato per accompagnarmi, e per farmi guardare un po' più in là di quello che vedevo io, cioè farmi intravedere Dio nelle cose fondamentali della mia vita (nascere, crescere, gioire, sperare, amare, desiderare, fare i conti col dolore, …), e per questo motivo lo ringrazio perché quello che oggi sono non è solo merito mio, lo lodo perché ha sapute vedere in me qualcosa di bello, e lo benedico perché si è speso per me! L’avesse fatto 1 volta soltanto, come chiunque spende per 1 volta sola il suo tempo per me, io lo lodo, ringrazio e benedico.

Venerdì 29 settembre in Cattedrale a Fossano invece è accaduto l’inverso, perché anche nella vita di un prete succedono cose fondamentali, come quella di essere scelto per diventare Vescovo, e allora siamo stati noi questa volta ad essere vicini a lui, con una veglia e con i tanti gesti di affetto che dal 7 di luglio scorso ci siamo inventati, per ringraziare, lodare e benedire.

La veglia si è giocata attorno a questi 3 pilastri alternando il canto di “Voci fuori dal coro” ad alcuni gesti che don Derio ci ha proposto, per poi offrirci una Lectio sulla pagina di Vangelo nella quale si trova il motto episcopale che lui ha scelto; infine ci ha chiesto di pregare per lui, e di appoggiare la nostra mano sulla sua testa, come i Vescovi faranno il giorno della sua ordinazione.

Un canto ci ha introdotto alla veglia per dire: non solo Derio ha bisogno di preghiera, non solo i preti o i vescovi hanno bisogno di preghiera, ma sono io che devo riscoprire cosa vuol dire pregare, cosa vuol dire credere, dare fiducia, aspettare, fare silenzio, tenere duro, non darla vinta al male, guardare un po’ più in là dei miei problemi, e imparare a lodare, ringraziare e benedire come un vescovo, o anche una mamma o un papà sanno fare.