Chiamparino: “Basta soldi a Levaldigi”

La Granda reagisce alla "minaccia" del presidente della Regione: "Non vogliamo perdere un'altra infrastruttura"

Festa del Pd, a Torino. È il contesto non istituzionale in cui Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, ha fatto nei giorni scorsi un'affermazione che ha aperto una polemica rovente. Per lui la Regione - socio della Geac, la società che amministra l'aeroporto "Alpi del mare" di Levaldigi - non deve più versare soldi per gli aumenti di capitale necessari. Il motivo? La Geac è in perdita. Secondo Chiamparino, la quota destinata a lei dovrebbe anzi essere impiegata per la promozione di Caselle: lo scalo di Cuneo sopravviva quindi senza ricevere denaro pubblico.

Molte le reazioni provenienti dal mondo politico e imprenditoriale della Granda, che non vuole perdere il suo scalo, soprattutto dopo l'ottenimento della Concessione ventennale, che ha creato le premesse per la privatizzazione della struttura. Far morire Levaldigi significherebbe non riconoscere la crescita di un aeroporto che ha ridotto il "rosso" a bilancio e aumentato il numero dei passaggeri e togliere alla provincia di Cuneo un'altra infrastruttura.

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