Cnos-Fap, piace la formula dei 4 anni

Riduce la dispersione scolastica rispetto al percorso tradizionale per il diploma

Quattro è meglio di cinque, almeno per quanto riguarda la formazione professionale del Cnos-Fap, il centro di formazione e aggiornamento professionale dei Salesiani che conta una sede anche a Fossano. “Con 22 agenzie formative e un migliaio di giovani coinvolti nella sperimentazione dei quattro anni per il diploma professionale, che è stata avviata nel 2011-12 - si legge in una nota -, si registra una buona capacità di contenere il tasso di dispersione scolastica”. La diffusione dei dati è stata curata non solo dal Cnos-Fap, ma anche da Forma (Associazione nazionale enti di formazione professionale), Cenfop del Piemonte (Coordinamento enti nazionali per la formazione e l’orientamento professionale) e Regione Piemonte; i “numeri” riguardano il raggiungimento del diploma professionale di tecnico, che diventa così il primo diploma professionale europeo della durata di quattro anni anziché cinque.

“La media dei voti degli iscritti ai corsi - sottolineano dal Cnos Fap, che il 5 dicembre scorso ha organizzato a Torino il convegno «La formazione professionale per il lavoro buono» - è discreta, mentre l’apprezzamento rispetto al percorso di allievi, formatori, famiglie e imprese è sempre superiore a 3,21 in una scala da 0 a 4. A 15 e 18 mesi dal conseguimento del diploma quadriennale, gli occupati, fra quanti hanno risposto alla rilevazione, si collocano tra il 51,6% e il 54,2%, mentre gli inoccupati, in cui sono compresi anche i disoccupati che avevano trovato un lavoro e poi l’hanno perso, vanno dal 43,8% del primo anno di sperimentazione al 28,6 del secondo anno, con un trend positivo”.

“Come per tutta la formazione professionale - prosegue il comunicato del Cnos Fap -, il numero dei corsi di diploma attivati è condizionato ai finanziamenti erogati, mentre la domanda potenziale è molto superiore: da un’indagine degli enti di formazione professionale effettuata nel novembre del 2014 sugli allievi che attualmente frequentano il terzo anno dei corsi triennali o il secondo dei biennali di qualifica risulta che, su un totale di 2.962 studenti, gli interessati a un eventuale quarto anno sono 1.589, cioè il 54%. Tra questi ultimi, in assenza del quarto anno solo 673, il 43%, continuerebbero nel sistema dell’istruzione, mentre il restante 57% cercherebbe lavoro”.