Pittura Russa al femminile a Torino

Fino al 26 ottobrealla "Galleria Pirra".

La "Galleria Pirra" riprende in questo periodo l'attività nella sua sede torinese con un omaggio alle pittrici delle Scuole di Mosca e San Pietroburgo del secondo dopoguerra, la cui formazione e carriera artistica hanno avuto luogo interamente nell’Era sovietica. In mostra le opere di Marina Uspenskaya (Mosca, 1925 – 2007), NadezhdaVorobieva (Mosca, 1924 – 2011), KlaraVlasova (Mosca, 1926), Maya Kopitzeva (Gagra, Georgia, 1924 - San Pietroburgo, 2005) e Olga Bogaevskaja (San Pietroburgo, 1916 - 2000).

La mostra si è inaugurata il 28 settembre  e potrà essere visitata fino al 26 ottobre

Le prime tre artiste sono state coetanee di studi a Mosca, frequentando l’Istituto Surikov; da subito però presero strade diverse.

Marina Uspenskaya, artista versatile, frequentò il dipartimento di grafica e il disegno: in queste forme artistiche trovò ben presto i risultati più interessanti che  si rivelarono la sua grande passione. Nel corso della sua lunga carriera, infatti, ha realizzato illustrazioni per circa 200 libri per l’infanzia pubblicati in Unione Sovietica e all’estero. Usò sapientemente l’acquerello, la china e la tempera per trasferire sulla carta, con un tocco abile e preciso, istantanee di vita quotidiana legate al mondo dei bambini. Alcune delle opere esposte sono piccoli studi dai toni delicati per libri illustrati che, nell’effervescente freschezza dei soggetti (giochi d’infanzia, bambini che discorrono), rivelano grandi competenze tecniche al servizio della resa espressiva. La creatività della Uspenskaya spazia anche in altri soggetti, tra cui originali tempere di colorate vedute metropolitane e di giovani bagnanti. Anche gli oli di NadezhdaVorobieva si distinguono per la rasserenante semplicità di ciò che ritraggono, dall’intenso ritratto di una bambina a una scena di genere, così come le briose lezioni di pattinaggio dipinte da KlaraVlasova.

Se non vado errato queste tre artiste sono tra quelle che più recentemente sono entrate nel folto gruppo degli artisti russi trattati dalla galleria.

Le altre due artiste invece provengono da quella che è indicata come la "Scuola di San Pietroburgo" e  della scuola stessa loro sono forse le principali esponenti;con diversa personalità ed esperienze formative  personali variate approdano ad una produzione artistica di grande livello.

Maya Kopitzeva, brillante colorista, realizza nature morte paradossalmente “vivissime”, perché non rientrano nelle anguste cornici del genere. Potenti pittoricamente e poeticamente, suscitano, nonostante il rigore compositivo celato dietro un’apparente casualità, impressioni di particolare vitalità. Lo spettatore rimane colpito dall’originalità complessiva della composizione e dagli accostamenti di colori decisi, rafforzati da spesse pennellate.

Più pacata, Olga Bogaevskaja individua il proprio ideale estetico nella poesia del quotidiano. È abile e sicura in tutte le tecniche pittoriche: gli acquerelli, dotati di trasparenze e sfumature evocative; i pastelli, paesaggi e interni, e poi gli oli, risolti da una pennellata sintetica, con un colore intessuto di luce e una meditata definizione delle immagini.

Queste due artiste sono tra quelle che da maggior tempo sono trattate in Italia dalla galleria torinese del compianto amico e indimenticato fossanese Stefano Pirra e le loro opere sono tra quelle che anche in passato ho avuto occasione di scrivere su giornale.

Anche in questa occasione non smentiscono quanto per la loro espressività si era avuto occasione di dire in passato.

La mostra, come già ricordato continua fino al 26 ottobre ed è sempre un piacere visitarla anche perché vengono presentate opere che si vedono per la prima volta.

 

Foto in alto - NadezhdaVorobieva - Neve in città

Sotto - Marina Uspenskaya - Bambina con il libro giallo