Così Mauro porta Bene Vagienna in Spagna

Instancabile viaggiatore, partecipa ad una mostra a Santander con scatti della città augustea e più in generale della Granda

Il ciabot di frazione Buretto a Bene Vagienna che, fotografato da Mauro Curti, compare nella mostra a Santander

Chissà quante volte, percorrendo con la macchina fotografica le enormi distese dell’America meridionale che molti di noi non hanno mai raggiunto, ma soltanto immaginato sulle pagine di Márquez o Sepulveda, ha pensato alla sua Bene Vagienna. In questi mesi, Mauro Curti – giunto infine a Madrid, dopo il lungo pellegrinare nell’altro emisfero – espone nella città di Santander tre immagini del paese dov’è cresciuto. Il pubblico spagnolo può così scoprire un vecchio ciabòt di frazione Buretto, un bosco innevato di frazione Isola, un pastore con il suo gregge catturati dall’obiettivo sempre a Buretto.

“Dopo aver viaggiato tanto, vedevo le cose con occhi nuovi, come per la prima volta: siamo fortunati ad essere nati dove siamo nati”, spiega Mauro, 41enne, ricordando le emozioni vissute al ritorno a Bene Vagienna. Il viaggio nell’America meridionale era cominciato nel 2014: l’esperienza è stata anche un’occasione di coltivare la sua passione per la fotografia, le cui tecniche Mauro ha approfondito sia da autodidatta, sia con dei corsi. Una borsa di studio per un master universitario di Fotografia artistica e documentaristica, da svolgere in presenza, lo ha infine portato a Madrid, dove si trova tuttora: il progetto che gli ha permesso di vincere la borsa di studio è lo stesso che gli ha consentito di collaborare all’allestimento della mostra a Santander, inaugurata lo scorso dicembre.

Mauro Curti

“La mostra si intitola «Paisajes vacíos», cioè «Paesaggi vuoti». È un itinerario espositivo nel centro della città di Santander, che punta a riqualificare attività commerciali in disuso utilizzandole appunto come spazi espositivi a cielo aperto: si tratta di una interessante iniziativa di riconversione di spazi urbani – spiega Mauro –. Il titolo allude alla presenza-assenza dell’uomo”. È un tema che il fotografo benese ha approfondito con scatti dedicati sia a Bene Vagienna, sia alla provincia di Cuneo più in generale, indagando il rapporto dell’uomo con la terra, la famiglia e le origini, il luogo inteso come casa, la memoria. Così un’occhiata al ciabòt che Mauro ha fotografato ci fa immaginare quanto viva e rumorosa per la presenza di contadini fosse la vigna vicino alla piccola struttura.

La continuità con il passato è testimoniata anche da interessi e passioni che filtrano attraverso le generazioni, di padre in figlio. Questo giornale ha dedicato due articoli a Onorato Curti,  papà di Mauro, che è capace di costruire piccole opere d’arte con quanto trova in campagna, dal fieno e la paglia ai rifiuti che purtroppo vengono gettati nei campi. Se dite a Mauro di voler legare artisticamente il suo nome a quello del papà, lui sorride: “Ne sarei onorato”, risponde, giocando con il nome del genitore.