Grazie, professor Vacchetta

Si impegnò per portare alla luce i resti romani di Bene Vagienna: sabato un convegno su di lui

Senza di lui, e senza l’archeologo Giuseppe Assandria, Bene Vagienna non sarebbe quella che è. Giovanni Vacchetta, disegnatore, si impegnò appunto con Assandria per avviare gli scavi che, nella frazione Roncaglia, hanno portato alla luce i resti dell’Augusta Bagiennorum, l’antica città romana - fondata al tempo di Augusto - da cui si sarebbe sviluppata la stessa Bene Vagienna. A centosessant’anni dalla nascita, l’associazione culturale “Amici di Bene” gli dedica un convegno, che si svolgerà nella mattinata di sabato 21 ottobre, dalle 9,30; l’appuntamento è a palazzo dei Nobili, l’ingresso libero.

“Una passione per Bene. Un intellettuale eclettico da Augusta Bagiennorum al Piemonte” è il titolo dell’iniziativa, coordinata dal Centro studi piemontesi. Sono attesi - come relatori - Antonina Gazzera dell’associazione culturale “Amici di Bene”, Elena Gianasso del Politecnico di Torino, Giancarlo Comino della società per gli Studi storici archeologici e artistici della provincia di Cuneo, Sofia Uggè direttrice dell’area archeologica di Bene Vagienna, Michela Ferrero del Museo civico di Cuneo, Paolo Demeglio del Politecnico di Torino, Frédéric Ieva dell’università di Torino, Attilio Offman dell’associazione culturale “Amici di Bene”, Gustavo Mola di Nomaglio del Centro studi piemontesi, Roberto Sandri Giachino della Società italiana di Studi araldici. Vari i temi che saranno affrontati, come suggerisce il numero degli interventi previsti: ovviamente si parlerà di Vacchetta in funzione dell’attività archeologica a Bene Vagienna, ma saranno approfonditi anche i suoi legami con il disegno, l’architettura e l’araldica.

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