Migrazioni: il volo degli uccelli e il passo dell’uomo

Una passeggiata all’oasi “La Madonnina” per osservare e una conferenza a Morozzo per riflettere

Foto di Riccardo Manassero

Un secondo appuntamento meraviglioso quello di sabato 28 ottobre per le giornate “Osservare, fare, riflettere” organizzate dall’associazione torinese Casacomune, dedita alla promozione scientifica e culturale.

La giornata è iniziata con una passeggiata nel verde dell’oasi “La Madonnina” di Sant’Albano Stura guidata da Mauro Fissore guardiaparco e sindaco di Morozzo che ha illustrato la storia di questa oasi nata “sulle ‘ceneri’ di una cava, fortunatamente localizzata sulle vie migratorie seguite da diverse specie di uccelli, che partendo dal nord Europa, attraversano la zona centrale, e quindi anche la Pianura Padana, per volare in Francia e in Spagna. Sono più di 200 le specie che ad oggi arrivano a sostare periodicamente nell’oasi, e migliaia le persone che visitano il sito, ricco di biodiversità”.

La migrazione degli uccelli non può che far pensare a quella dell’uomo. E proprio a questo legame è stata dedicata la seconda parte della giornata, con una conferenza tenuta nel pomeriggio da Maurizio Dematteis, giornalista e ricercatore nelle scuole medie di Morozzo.

Dematteis ha evidenziato una nuova tendenza migratoria dell’uomo: dalla città alle zone montane.

“Credo che la narrazione dei luoghi sia importante. Quando si inizia a parlare di un luogo in modo diverso, allora cambia anche la percezione e il modo di vederlo - ha detto -. Per questo si è iniziato a pensare recentemente alle montagne come ad un possibile luogo di sviluppo che ha molte potenzialità”. “Montagna e città hanno bisogno di relazioni reciproche e bilanciate, e questo lo si può fare creando delle reti locali forti, avendo un confronto tra la società e le istituzioni e, infine, costruendo un network virtuoso” ha proseguito Dematteis.

Articolo su la Fedeltà di mercoledì 1° novembre