
Un anticipo di estate che ha accelerato la fioritura; poi il freddo, a cui potrebbe seguire, all’inizio della prossima settimana, la neve. Sbalzi termici di questo tipo sono dannosi per le coltivazioni. E la Coldiretti cuneese lancia l’allarme: “Nonostante la colonnina di mercurio in picchiata negli ultimi giorni, con le temperature minime scese di poco sotto lo zero, sinora i produttori agricoli hanno scampato i danni alle coltivazioni, soprattutto grazie all’alto tasso di umidità e al favore dei venti; ma, superato finora l’allarme gelate, cresce l’apprensione dei produttori agricoltori cuneesi per la neve prevista all’inizio della prossima settimana”.
“I modelli matematici sono in continuo aggiornamento e le previsioni variano di ora in ora – aggiungono i tecnici di Coldiretti Cuneo – ,ma pare certo l’arrivo di una perturbazione che da domenica sera porterà pioggia e, ad oggi, neve sopra i 500-600 metri di quota, nella nostra Provincia. Se le previsioni meteorologiche trovassero conferma, i danni alla nostra agricoltura riguarderebbero ogni comparto, dalla frutta al vino, dalle nocciole al miele. Molto dipenderà dalla dinamica dell’evento meteo: se nevicherà con accumuli importanti al suolo i danni saranno notevoli, situazione migliore se la neve sarà frammista a pioggia”.
“Gli agricoltori, dove possibile, cercano di difendersi dagli eventi atmosferici e di correre ai ripari azionando di volta in volta gli impianti antigelo oppure mettendo reti e teloni protettivi su frutteti e campi, con un investimento economico spesso molto oneroso, che dimostra quanto il nostro comparto sia l’attività economica più esposta alle conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2023 i 6 miliardi di euro nel nostro Paese”, aggiunge il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.






















