È un’artista francese, ma “adottata” dalla Granda, la nuova ospite nella chiesa di San Giovanni in borgo Vecchio. Appuntamento alle 18 di sabato 7 giugno per la personale di Astrid Fremin: l’esposizione sarà aperta - con ingresso libero - fino al 22 giugno, il venerdì dalle 17,30 alle 19,30 e il sabato e la domenica dalle 16 alle 19,30. È una delle mostre più originali fra quelle che sono state proposte nel quartiere fossanese.
Spiega Claudio Mana, che si occupa degli eventi artistici per il Comitato di quartiere: “Possiamo intendere Fremin come «artista internazionale» in quanto, dagli studi in Francia alle esperienze formative ed artistiche estere, ha toccato gran parte del pianeta. A New York, negli anni Ottanta del secolo scorso, incontra artisti di calibro internazionale, maestri di fotografia e di scultura; decide pertanto di dedicarsi a quest’ultima privilegiando la lavorazione della pietra e del marmo a «taglio diretto», cioè modellando l’opera direttamente sul blocco del materiale prescelto senza ausilio di studi preliminari, bozze o disegni”.
“Astrid - prosegue Mana - è comunque un’artista poliedrica, poiché nel suo repertorio esistono molteplici forme d’arte oltre alla scultura. Nelle «installazioni», ad esempio, troviamo la realizzazione di grandi tele di ragno ideali, con la corda di canapa a simulare la cattura di farfalle e volatili, costituiti da frammenti di carta e stoffa colorata. Le «performances» sono, per la nostra artista, «azioni vitali e portatrici di energia psichica», poiché, mediante l’uso appropriato del corpo, coinvolgono il pubblico ad una partecipazione interattiva, conseguente ispiratrice di bellezza e di nuova attività creatrice. Nelle sue opere ed esperienze «land art», da intendersi come intervento diretto dell’artista sull’ambiente naturale non contaminato, usa altri materiali compatibili proprio con l’ambiente naturale come tela, legno, corda, terra”.
Fremin ha inoltre collaborato con Lucio Morra: insieme hanno realizzato sculture e organizzato eventi.