Ritrovato il corpo del medico disperso sul Monviso

È stato ritrovato il corpo di Nicola Ivaldo, il medico disperso da 10 mesi nella zona del Monviso: l’uomo aveva perso la vita durante un'escursione sul Re di pietra, e l’inizio della brutta stagione con l’arrivo della neve aveva impedito ai soccorritori di individuarne le spoglie.

Nella giornata di martedì scorso, i versanti del Monviso e del Visolotto erano stati nuovamente battuti da squadre a terra del Soccorso alpino e speleologico piemontese, del Soccorso alpino della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco, dall’elicottero dei Vigili del fuoco e dai droni sempre dei pompieri e del Soccorso alpino: l’operazione, coordinata dalla Prefettura di Cuneo, ha riguardato in particolare “le aree prioritarie individuate sulla base delle indicazioni fornite dalle celle telefoniche agganciate dal telefono del disperso”.

In particolare, due piloti di drone del Soccorso alpino e speleologico piemontese si sono occupati di scandagliare i versanti ovest e nord del Monviso ipotizzando che l'uomo avesse percorso la cresta nord-ovest. Ciascun pilota, con il supporto di un tecnico esperto del territorio, ha sorvolato le aree dove poteva essere avvenuto con più probabilità un incidente lungo il fianco della montagna, infilandosi nei canali e costeggiando da vicino le pareti e, soprattutto, registrando fotografie e video in alta risoluzione del terreno. Al rientro a valle erano stati coperti 183 ettari di montagna e realizzati 2600 fotogrammi che sono stati caricati su un apposito software, in dotazione al Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, che ha elaborato i dati indicando tre possibili target da verificare, grazie all’analisi dei singoli pixel di ciascuna immagine.

Le condizioni meteorologiche del mercoeldì hanno poi impedito qualsiasi operazione finché, nella mattinata di oggi (giovedì), i piloti di drone sono tornati al Pian del Re per verificare i punti sospetti. A meritare più attenzione di tutti un punto sulla parete nord del Monviso, dove è stato mandato il velivolo che è riuscito ad avvicinarsi alle rocce e, infilandosi all’interno del canale Perotti, ad individuare le spoglie di un uomo. Si trovavano a una quota di circa 3150 metri circa, nel canale più a destra dei tre che solcano la parete nord del Monviso al di sopra del ghiacciaio pensile.

È così decollato l’elicottero dei Vigili del fuoco, che ha imbarcato anche personale del Soccorso alpino e speleologico piemontese e del Soccorso alpino della Guardia di finanza, per il recupero e le operazioni di Polizia giudiziaria. La posizione del ritrovamento è coerente con le indicazioni fornite dalle celle telefoniche del cellulare di Nicola Ivaldo, disperso nella zona dal settembre del 2024.