Come favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta sul mercato degli affitti, quando la domanda viene presentata da nuclei familiari che presentano una qualche forma di fragilità? È la domanda che ci si pone per tutti i progetti sociali sulla casa, che devono misurarsi con il muro di diffidenza dei proprietari di alloggi per nulla propensi ad aprire le porte a chi non dà sufficienti garanzie. Proprio dai proprietari ha deciso di partire la risposta del progetto “Abitare”, “mettendosi anche un po’ dalla loro parte”. Realizzato in collaborazione tra il Comune e la Caritas diocesana, con il sostegno economico della Fondazione Crf e della Fondazione San Martino (braccio operativo della Caritas), è stato illustrato giovedì 17 luglio in Commissione consiliare dall’assessore Cinzia Cuzzilla e prevede alcune misure per invogliare i proprietari ad affittare, alimentando la loro fiducia.
Articolo completo su La Fedeltà del 23 luglio
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