Gianfranco Bessone: “Un’azienda orgogliosa di essere fossanese”

Il presidente del Fossano calcio ricorda Alessandra Balocco

Alessandra Balocco Ruggero Costamagna Gianfranco Bessone Trofeo Balocco 2024
Alessandra Balocco Ruggero Costamagna Gianfranco Bessone al Trofeo Balocco 2024 - Foto Costanza Bono

Amico fraterno di Alberto e Alessandra Balocco, collega da sempre, unico componente del Cda dell'industria dolciaria fossanese a non essere membro della famiglia, Gianfranco Bessone, direttore amministrativo e consigliere dell'azienda e presidente del Fossano calcio Gianfranco Bessone ricorda Alessandra.

"Come ho sempre considerato Alberto un fratello, Alessandra era per me una sorella - ha detto Bessone -. Abbiamo condiviso tanto in azienda, le siamo stati accanto in questi anni dopo che ha preso le redini dell'azienda dall'oggi al domani, cercando di darle supporto. Era una donna determinata e ambiziosa, ma soprattutto dotata di una umanità e una umiltà fuori dal comune. I fossanesi sanno bene quanto sia importante per la famiglia Balocco vivere la città in cui sono nati e cresciuti, è un'azienda orgogliosa di essere fossanese. Lo dimostra il sostegno che ha sempre dato al Fossano calcio. Lo scorso settembre al trofeo Balocco, dedicato ad Aldo e Alberto avevamo inaugurato il nuovo campo di calcio a 7 di cui Alessandra insieme alla famiglia di alberto erano stati promotori. Per noi è molto importante, ci consente di tenere tanti ragazzi al campo invece che in giro o davanti a uno schermo. Quando le abbiamo chiesto di sostenere la spesa per la realizzazione la famiglia non ha esistato, ha detto che è importante lasciare un segno in città. Saremo ancora più orgogliosi di indossare la maglia con la scritta Balocco, e il prossimo anno il trofeo sarà dedicato anche a lei, cercando di restituire quello che ci hanno regalato".

In segno di lutto giovedì mattina la 1° squadra giocherà con la fascia nera al braccio. È infatti in programma una partita tra gli azzurri e una rappresentativa Juve Next Gen e Juve Primavera a Vinovo a porte chiuse.

"Abbiamo sempre considerato l'azienda come una famiglia - ha concluso Bessone -. Adesso andremo avanti tenendo a mente questo senso di appartenenza e di unità, impegnandoci con ancora maggior vigore per portare avanti il cammino intrapreso".