Addio al Salesiano don Valerio Pingitore

È mancato il 16 agosto, nel giorno del compleanno di don Bosco e nel giorno della sua prima professione emessa nel 1957, don Valerio Pingitore, Salesiano arrivato a Fossano vent’anni fa è mancato a 84 anni.

I tratti essenziali della sua vita sono stati ricordati da don Bartolo Pirra nel funerale che è stato celebrato oggi - lunedì 18 agosto - nella cappella dell’istituto Salesiano.

Don Valerio Pingitore viene ordinato sacerdote a Luzzi, suo paese di origine,in Calabria nel 1973.

I primi 19 anni della sua vita salesiana li passa ad Ivrea prima come consigliere, cioè incaricato della disciplina, insegnante di matematica e scienze, preside e poi direttore. Quando sente che vogliono farlo direttore scrive al superiore, una bellissima lettera. Ecco come si introduce: “ho pensato, ho riflettuto, ho pregato e mi sono fatto aiutare nella preghiera. Ed ora le scrivo dopo aver potuto considerare con un po' di calma la sua proposta. Fermo restando il mio proposito di non mancare in nessun modo all'obbedienza mi permetto di presentarle con semplicità, e la confidenza voluta da Don Bosco, quelle che sembrano a me delle difficoltà da considerare con attenzione”.

Sarà poi successivamente ancora direttore della nostra casa di Borgo San Martino e poi di Torino Rebaudengo. Nel 2006 arriva a Fossano dove conclude i suoi giorni. Nonostante le difficoltà causate dall'essere diventato quasi completamente sordo è riuscito comunque ad accettare la sua situazione e a reagire in modo straordinariamente dignitoso. Ha continuato a celebrare la santa messa prima nella parrocchia di sant’Antonio abate, nella chiesa dei Boschetti e poi nella cappella dei Salesiani, apprezzato sempre per la sua predicazione chiara profonda e ricca di contenuti. Uomo di cultura e dotato di una memoria eccezionale anche in comunità è stata, la sua, una presenza molto positiva e arricchente.