Due episodi violenti a Bra, nei giorni scorsi: in entrambi i casi, i Carabinieri hanno fermato i presunti responsabili.
Nella notte tra domenica e lunedì scorso, una donna che vive da sola è stata svegliata da rumori provenienti dal giardino di casa e, sporgendosi oltre la porta d’ingresso, ha sorpreso un uomo che cercava di rubare una motozappa: alle sua grida, il malvivente l’ha raggiunta e spinta con forza all’interno dell’abitazione, dove l’ha ferita al volto con un taglierino, oltre a tentare una violenza sessuale, che non è riuscito a compiere per la strenua resistenza della vittima. La donna è riuscita infine a divincolarsi, e il rapinatore è fuggito dopo averle sottratto lo smartphone e alcuni oggetti preziosi. Non appena le è stato possibile, la vittima ha contattato il 112: i Carabinieri della Stazione di Bra sono giunti sul posto per fornirle soccorso e raccogliere i primi elementi utili a individuare il rapinatore. Il fermo è avvenuto a distanza di poche ore: il presunto responsabile è un 23enne – originario del Marocco e domiciliato a Bra, con numerosi precedenti di polizia a carico – sorpreso dai militari nel centro, ancora in possesso del cellulare sottratto e con i vestiti intrisi di sangue della vittima. Il giovane è stato portato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, nel carcere Lorusso e Cotugno di Torino; alla donna, medicata all’ospedale Ferrero di Verduno, sono state riscontrate lesioni multiple con prognosi di 30 giorni.
Nel pomeriggio del 10 agosto, sempre a Bra un uomo era stato rapinato in via Trento e Trieste mentre stava per salire sulla sua automobile: due uomini, dopo averlo violentemente colpito con pugni in varie parti del corpo, gli hanno sottratto portafogli e smartphone. La vittima ha subito allertato il 112: sono giunti, anche in questo caso, i carabinieri della Stazione locale. Dopo avergli prestato i primi soccorsi, grazie alla precisa descrizione dei rapinatori fornita dall’aggredito i militari si sono messi sulle tracce dei malviventi e, in breve, li hanno individuati a poca distanza: sono due nigeriani di 26 e 28 anni, residenti a Cuneo. È scattato l’arresto per rapina e lersioni personali; recuperata anche la refurtiva, resituita al proprietario che, medicato a sua volta al nosocomio di Verduno, ha riportato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, i due responsabili sono stati traportati nel carcere di Bra.