"Nessuna anomalia nei dati delle prestazioni erogate dall’Asl Cuneo1 e dall’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. Come annunciato in Consiglio regionale, la Direzione Sanità, al termine di un’attenta e approfondita valutazione, ha potuto confermare che i volumi delle prestazioni erogate - sia quelle ordinarie sia quelle relative al recupero delle liste di attesa - non risultano alterati dalla modalità di prenotazione adottata".
Queste le parole dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi sulle prenotazioni delle agende del Sovracup e in particolare su quelle cuneesi, che ha aggiunto: "Ancora una volta, e me ne dispiaccio, si utilizza il tema della salute pubblica per visibilità politica, mentresarebbe sempre opportuno non creare allarmismi".
Il suo riferimento è al caso degli "appuntamenti fittizi", denunciato dalla consigliera regionale Avs Giulia Marro e finito nell'occhio del ciclone, insieme con il "modello Cuneo", con il sospetto che fossero stati utilizzati (anche) per migliorare i numeri delle liste d'attesa.
"Nello specifico della problematicità emersa - recita una nota dell'Assessorato -, si è riscontrato che i casi riguardano unicamente la fase di prenotazione da parte del cittadino".
"L’utilizzo di slot virtuali ha potuto incidere soltanto sulla rilevazione dei tempi di attesa in fase ex-ante, senza in alcun modo compromettere né l’effettiva erogazione delle prestazioni né il loro conteggio ai fini dei monitoraggi e della rendicontazione. Difatti, delle 110 mila prestazioni erogate con il Sistema Piemonte la sera, il sabato e la domenica, nessuna è stata inficiata dal sistema di prenotazione come ha verificato puntualmente la Direzione Sanità", ha aggiunto l’assessore Riboldi.