Tigli abbattuti a Sant’Albano: “Tutto regolare”

Per Tonino Calcagno sarebbe però stato opportuno parlarne prima

Sant'Albano Parco Olmi Alberi Abbattuti01

Ha acceso il dibattito a fine agosto l’abbattimento di tre tigli al parco Olmi, avvenuto giovedì 21. Una decisione che aveva suscitato indignazione tra i cittadini e spinto il gruppo di minoranza guidato da Tonino Calcagno a presentare un’interrogazione dai toni decisi. “Quali sono state le motivazioni dell’abbattimento degli alberi nel più importante parco di Sant’Albano? - si leggeva nel testo -. Non abbiamo trovato nessuna autorizzazione (né determine, né delibere) e ne vorremmo una copia. È stato chiesto parere preventivo al competente ufficio regionale dell’Agricoltura e della Forestazione? È ben noto il fatto che ad agosto non si possono abbattere gli alberi. Chi ha eseguito i lavori? Pretendiamo chiarezza e chiediamo che vengano immediatamente ripiantati alberi di tiglio già grossi”.
La risposta del sindaco Massimo Ravera era stata in parte anticipata da un messaggio WhatsApp ai cittadini, ora è stata messa nero su bianco nei tempi previsti dalle risposte alle interrogazioni. Ravera ha spiegato che “la decisione è stata presa dopo una verifica delle condizioni delle piante: una era secca, un’altra malata e la terza, con le radici, stava sollevando la pista in cemento a fianco della casetta della Pro loco. Abbiamo ritenuto pericoloso e irresponsabile mantenere tali alberi a ridosso della festa patronale di San Liberato, rischiando che temporali o vibrazioni sonore potessero creare situazioni di pericolo”.

Articolo completo su la Fedeltà di mercoledì 24 settembre
ACQUISTA la copia o ABBONATI cliccando qui