Con un commento ricevuto sulla nostra pagina Facebook, torniamo a parlare del caso che ha infiammato l'ultimo weekend calcistico. Si tratta dei disordini tra gli spalti della sfida tra Pro Dronero e Giovanile Centallo.
Dopo un comunicato ampio e dettagliato le due squadre, coinvolte nella sfida di Under 19 valida per la qualificazione regionale, hanno replicato quanto deliberato dal giudice sportivo territoriale.
“Basta il 5/10% di persone così per rovinare tutto il bello dell’attività sportiva” è la frase con cui Aurelio Mandrile, presidente della Giovanile Centallo, ha commentato i fatti di sabato 27 settembre.
Nei commenti del post dedicato al comunicato sulla pagina Facebook La Fedeltà, è poi arrivata la risposta di Corrado Beccaccini, presidente della Pro Dronero che riportiamo di seguito.
"A scanso di equivoci, come Presidente della Pro Dronero, vorrei precisare che non solo non è assolutamente vero quanto sostenuto nel referto arbitrale non essendoci stato bisogno né dei Carabinieri né tanto meno di un autoambulanza, ma il parapiglia scatenato dagli insulti razzisti lanciati in campo e dagli spalti nei confronti dei nostri giocatori di colore può essere durato al massimo quattro/cinque minuti; non certo un quarto d' ora e non ha avuto di fatto particolari conseguenze anche per il comportamento assolutamente responsabile tenuto dai tecnici e dai dirigenti di entrambe le formazioni, che infatti non sono stati in alcun modo sanzionati.
Bisogna poi precisare un altro particolare importantissimo, cioè che quando la Pro Dronero ha deciso di chiedere all'arbitro la sospensione della partita per protesta contro questi squallidi attacchi razzisti, e anche per evitare che la situazione degenerasse, mancavano ancora almeno cinque minuti al termine dei tempi regolamentari, più un recupero che si preannunciava estremamente lungo. Quindi la nostra squadra, con il risultato ancora in bilico, avrebbe avuto tutto l'interesse a giocarsi fino in fondo le sue chances di qualificazione ai Regionali e questo dovrebbe fare riflettere molto sui valori che sono proprio della nostra società, colpita adesso da una sentenza assurda contro la quale ovviamente abbiamo già presentato ricorso".