Commovente. È la bellezza di un concerto il sabato mattina nel salone del Sant’Anna. Al pianoforte c’è Mattia Lingua, di 16 anni. Suona brani di musica classica. Alle sue spalle, una platea di ospiti della Casa di riposo si culla tra le note e applaude alla fine di ogni esecuzione. Succede da metà luglio, da quando Mattia ha cominciato questa forma inconsueta di volontariato artistico. Studente al terzo anno al Liceo Ancina - indirizzo delle Scienze umane - è appassionato di Bach, folgorato da Glenn Gould e dalle sue Variazioni Goldberg, e da quattro anni segue le lezioni di piano alla Fondazione Fossano musica con la docente Marilù Arnaboldi. Da poco - ci racconta - ha scoperto un’altra fonte di ispirazione nelle opere del geniale musicologo Piero Rattalino, fossanese, mancato nel 2023. Mattia non ha timore degli autori difficili.
Al Sant’Anna si è avvicinato con la serietà di chi crede in ciò che fa. “Mi è sembrata una buona idea - ci dice -, un modo per allietare le persone anziane”. È anche, per lui, un modo per sperimentarsi di fronte ad un pubblico vero. “Mi piace suonare con espressione e trasmettere qualcosa” - confida. Nel repertorio - in formazione - ha Bach innanzitutto, ma anche Mozart, Chopin e compositori minori.
Gli ospiti apprezzano. “Alcuni hanno conoscenze musicali e mi chiedono delle cose, altri ascoltano e basta - spiega -. Una signora mi ha fatto i complimenti e dato qualche suggerimento”. E così, i suoi concerti sono ormai un appuntamento atteso. “Ci sono venuto già una decina di volte - conclude -. Spero di poter continuare, mantenendo la costanza, nonostante gli impegni scolastici. Ringrazio il direttore del Sant’Anna Dorian Gazulli per questa opportunità e per aver fatto accordare il pianoforte, che ha un bel suono e una buona meccanica”.
È un grazie che Gazulli ricambia volentieri. “Ho avuto, da subito, riscontri molto positivi dagli ospiti. E adesso c’è la fila ad ascoltarlo. È una proposta musicale diversa da quella abituale, che va ad ampliare l’offerta delle attività che si svolgono in struttura. Ci piacerebbe venisse ancora più spesso”.