"Le notizie che riguardano don Carlo Occelli e la parrocchia del Cuore Immacolato, rimbalzate nei giorni scorsi sugli organi di stampa, hanno lasciato uno sgomento generale in tutta Cuneo, e non solo: titoli forti, affermazioni eclatanti che hanno provocato tante reazioni, sia nel mondo ecclesiale, sia in chi rimane ai margini. C’è una sofferenza generale che crea disagio e smarrimento, anzitutto per le due persone in causa, una ragazza e un sacerdote. Nessuno di noi può immagine cosa stiano vivendo entrambe; in questo momento solo loro due conoscono la verità. Pregando con voi ho percepito con chiarezza quanto grande sia la sofferenza di tutta la parrocchia e, in particolare, delle famiglie".
Con queste parole e il cuore pesante il nostro vescovo Piero Delbosco ha concluso l’Eucaristia di sabato 25 ottobre e domenica sera 26 nella Chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Cuneo. "Da circa un mese – ha continuato – ho chiesto a don Flavio Luciano, mio Vicario per la Pastorale, di accompagnare, con discrezione, la vita di questa parrocchia, per ridare fiducia a chi è rimasto smarrito, insieme ai responsabili nei vari settori. Come Chiesa desidero profondamente che ci facciamo carico delle varie sofferenze e sappiamo, nello stesso tempo, con coraggio ed onestà favorire, in tutti gli ambiti, civile ed ecclesiale, la ricerca della verità. Abbiamo già fatto passi concreti, da tempo".
Sono parole importanti. Come clero locale si è avuto un confronto sincero e aperto, dando inizio ad un percorso. In parrocchia abbiamo già aperto – e continueremo – un dialogo ed una riflessione con l’aiuto di persone competenti in vari gruppi, senza paura.
Ma sappiamo che confusione, delusione, sofferenza e ferite per la vicenda abitano il cuore di tante e tanti che fanno fatica ad aprirsi ed esprimersi nella ricerca di una cura. Spesso il tutto è gestito nel silenzio e nella solitudine, per motivi diversi. Sappiamo tutti che per curare le ferite bisogna farle emergere e rielaborarle, e si tratta di lunghi cammini.
Ci permettiamo allora di segnalare che nella nostra realtà cuneese opera il Consultorio Familiare UCIPEM, una realtà autonoma ed attiva da anni, che ha un centro di ascolto aperto a tutti. Sono professionisti e gente qualificata, tutti volontari, che agiscono gratuitamente e nella riservatezza. Si propongono di ascoltare ed indirizzare verso itinerari adeguati le situazioni che incontrano. Per chi sente l’esigenza di ascolto e di condividere ciò che ha nel cuore ecco il numero telefonico: 331.1191439. La sede è a Cuneo in via Senator Toselli 6. Anch’io in questo fine settimana ho lasciato sul foglietto che ogni domenica viene distribuito nella parrocchia del Cuore Immacolato una brevissima dichiarazione alla comunità. Ho ribadito che «come cristiani non possiamo dimenticare l’invito di Gesù a non giudicare e condannare», facendo della cura delle persone sofferenti lo stile della nostra vita. Ho ricordato che «cercare la verità è strada verso la pace».
Ho chiesto di vivere questa situazione «con umiltà e fiducia». Ho concluso con le parole l’Arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, nella lettera pastorale «Sulla parola e il silenzio» del 2009: «In una cultura dell’eccesso, della superficialità e del pettegolezzo, custodiamo il valore della sobrietà della parola, del linguaggio e del silenzio responsabile».
don Flavio Luciano, Vicario episcopale per la Pastorale della Diocesi di Cuneo-Fossano
Sacerdote cuneese patteggia pena per rapporti con una minorenne (AGGIORNATO)
























