I ragazzi di Fresia tornano dalla storica trasferta di Alessandria con l’intera posta in palio. Al “Moccagatta” l’atteggiamento dei blues è da pro: vanno sotto due volte, soffrono ma resistono e reagiscono colpendo dove e quando fa più male.
"Abbiamo fatto un’impresa - commenta Paolo Fresia -. È stata una partita bellissima, in una cornice stupenda davanti a 2500 persone. Abbiamo preso gol dopo 37” ed era un colpo che poteva stendere chiunque, invece abbiamo reagito subito e forte. Anche dopo il 2-1 abbiamo avuto un’ottima reazione, ma quello che mi ha stupito di più sono stati i primi 15’ del secondo tempo dove abbiamo giocato solamente a una parte mettendo l’Alessandria alle corde. Loro hanno poi spinto, noi ci siamo difesi e credo che il risultato sia ampiamente meritato contro una compagine che deve assolutamente vincere il campionato per la cornice che ha, per la squadra che è e per il budget che ha investito. Spero che sia un punto di partenza perché abbiamo la voglia di proseguire in questo cammino e toglierci tante soddisfazioni".
Una sfida tra ex quella del “Moccagatta” perché - oltre a Gallesio nel Fossano e Cesaretti, Cociobanu, Grandoni, Menino, Morganti, Picone e Ventre nell’Alessandria - c'era anche i tecnico grigio Alberto Merlo, che nel 2024 guidò il Fossano in Serie D. "Faccio i complimenti al Fossano - dice Merlo - hanno giocato bene e sono un’ottima squadra. Ho patito perdere questa partita perché non abbiamo giocato come al solito. Queste partite si risolvono con gli episodi e noi potevamo sfruttare meglio certe occasioni, ma ci è stato annullato un gol per una decisione incomprensibile. Festeggiare per aver vinto al Moccagatta ci sta, ma che non ci facciano passare come se dovessimo avere 15 punti in più. Prima di questa sconfitta avevamo collezionato otto vittorie e un pari. Ho trovato eccessivi certi commenti, noi non abbiamo mai nascosto nulla, questa è una piazza che vuole vincere, ma anche il budget speso da loro è importante, almeno quanto il nostro".























