“Sono immagini di carattere popolare e amatoriale, non sono professionali ma sono molto interessanti perché non solo raccontano la camminata e l’esperienza di dieci anni: raccontano anche la vita fossanese di quegli anni e anche la città e il centro storico, che sono cambiati, la fotografia è passata dal bianco e nero al colore. Scorrendo le immagini si vede la società che si trasforma”. Così Giacomo Mina, uno degli amici organizzatori della Gualtiero Dutto, racconta la mostra fotografica - realizzata con il contributo della Fondazione Crf - che sarà aperta in San Giovanni dal 17 maggio al 2 giugno. È stata pensata dall’Arci per ricordare la camminata benefica che dal 1977 al 1986 aveva organizzato a Fossano in memoria del giovane fossanese morto a causa del morbo di Hodgkin e che arrivò a superare anche i 4.500 pettorali, il cui ricavato fu sempre donato in beneficenza.
L’Arci e gli amici di Gualtiero, in collaborazione con la Strafossan che quest’anno festeggia i suoi 40 anni, oltre alla mostra hanno pensato a un bel parterre di eventi collaterali.
Il primo è venerdì 16 maggio: alle 20,45 nella chiesa di San Giovanni c’è “Ti ricordi quegli anni?”, incontro dibattito sugli Anni ‘70-’80 con la partecipazione di Marco Revelli, Silvio Crudo e Giorgio Cagliero, moderati dal direttore de la Fedeltà Walter Lamberti. “Un incontro importante per riflettere su un’epoca complessa della storia d’Italia, troppo in fretta catalogata nella sua prima parte come ‘gli anni di piombo’ - spiega Nino Costantino -, in realtà ricca di partecipazione, voglia di cambiare, conquiste sociali importanti, ma finita troppo presto con la grande disillusione di una generazione e con il passaggio dell’intera società dal desiderio di futuro e di liberazione alla voglia di consumo, alla legge di dominio del più forte, alla brutalità del linguaggio e al prevalere del soggettivismo narcisistico”. A raccontare il clima e gli eventi che caratterizzarono l’Italia negli anni della Gualtiero Dutto sarà Marco Revelli, politologo, sociologo e storico, anche a partire dalla recente ristampa del libro “Piove all’insù” di Luca Rastello che di Revelli ha la prefazione. A Silvio Crudo e Giorgio Cagliero il compito, invece, di raccontare gli anni a cavallo del 1980 con lo sguardo sulla nostra città. Non si potrà non parlare, ad esempio, della stagione della Nuova Frontiera.
L’altro evento collaterale è una bella camminata - non poteva essere altrimenti - in programma nel pomeriggio di sabato 17 maggio. Si parte alle 15 da Bottega Perla (il negozio del carcere), dove si potrà ritirare anche il cestino con la merenda (focaccia e un biscotto prodotto dai detenuti e a scelta birra Trunasse o acqua). La camminata partirà poi in direzione Stura dove gli esperti del museo Sacco illustreranno la foresta fossile, mentre la sosta merenda sarà alla Big bench ai Boschetti. Qui il circolo Tra le righe regalerà ai partecipanti la lettura di qualche brano.
Il rientro è previsto davanti a San Giovanni, in tempo per l’inaugurazione della mostra, alle 18. Il costo di partecipazione alla camminata è di 5 euro, pagamenti tramite Satispay Strafossan o in loco.
Il terzo evento collaterale è il concerto “Musica per un amico” del gruppo Strade sonore che sabato 24 maggio alle 21 nel cortile di San Giovanni regalerà musiche degli Anni ‘70-’80 e brani dei Nomadi.
La mostra sarà visitabile nei weekend e nei festivi il venerdì dalle 17 alle 19, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19.