Ordinanza “anti caldo” in Piemonte

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha firmato l’ordinanza “anti-caldo” che regola le condizioni di lavoro "in situazioni di esposizione diretta e prolungata al sole": entra in vigore il 2 luglio e sarà valida fino al 31 agosto.

L'ordinanza stabilisce, “ove non sia possibile introdurre misure del riduzione del rischio”, il divieto di lavoro in condizioni di esposizione diretta e prolungata al sole ai lavoratori del settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ed affini, per attività classificabili come “attività fisica intensa” secondo le indicazioni fornite sul sito web https://www.worklimate.it/scelta-mappa/#caldo o altre attività equiparabili, tra le 12.30 e le 16, limitatamente ai giorni in cui la mappa del rischio, indicata sul sito web https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ e riferita a “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” alle ore 12, segnali un livello di rischio “alto”.

Per favorire lo svolgersi delle attività lavorative in orari a rischio ridotto, la Regione raccomanda poi ai Comuni di valutare la possibilità di derogare, temporaneamente e previa valutazione della situazione contingente, ai regolamenti locali in materia di contenimento delle emissioni acustiche, così consentire lo svolgimento delle attività lavorative in fasce orarie più fresche.

"Siamo all’inizio della stagione estiva, ma abbiamo già avuto giornate con temperature molto elevate: per questo la Regione Piemonte ha voluto approvare un’ordinanza che garantisce la sicurezza dei lavoratori esposti al sole nelle ore più calde della giornata - dichiara Cirio - L’ordinanza ricalca nella sostanza quella che avevamo approvato lo scorso anno, che era stata frutto del confronto con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo comune di tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro".

"Abbiamo voluto intervenire con un’ordinanza specifica che salvaguardi i lavoratori più esposti al sole nelle ore maggiormente calde della giornata - aggiunge l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi –. Le limitazioni previste devono essere applicate in particolari condizioni, cioè quelle in cui è a repentaglio l’incolumità e la salute dei lavoratori, la cui salvaguardia è la nostra priorità".