A Villa una raccolta firme contro la nuova antenna

Sottoscritta da oltre 150 frazionisti di Termine e non solo

Villa Municipio 00 03 19

Sono oltre 150 le firme contro la nuova antenna che dovrebbe sorgere in frazione Termine a Villafalletto, realizzata da Inwit. La struttura dovrebbe essere una torre con funzione di sostegno a impianti telefonici 5G.

A supportare la realizzazione il parere positivo da parte della Conferenza dei servizi con la pronuncia di Provincia di Cuneo, Arpa, Asl ed Enac. Contrario, invece, il Comune di Villafalletto. Il sindaco Pino Sarcinelli aveva infatti scritto una lettera chiedendo di individuare un luogo meno impattante sia dal punto di vista paesaggistico sia per la sicurezza (l'antenna dovrebbe sorgere lungo la provinciale, particolarmente trafficata).

In virtù dei pareri positivi e invocando la pubblica utilità, sebbene il Comune di Villafalletto non abbia firmato le autorizzazioni previste dal Suap, Inwind ha inviato al Comune di Villafalletto la comunicazione dell'avvio dei lavori ieri, lunedì 4 agosto.

Tutto in regola, dal punto di vista burocratico, ma i villafallettesi, soprattutto i residenti a Termine, non ci stanno.

"Considerato che, da studi effettuati dall'Eprs, servizio ricerca del Parlamento europeo a giugno 2021, sull'impatto del 5G sulla salute e dallo stato attuale delle conoscenze sui rischi cancerogini e per la riproduzione e lo sviluppo correlati al 5G emersi da studi epidemiologici e studi sperimentali in vivo è risultato che le frequenze Fr1 sono probabilmente cancerogene per l'uomo - scrivono i firmatari -, osservata la relazione Oms che, tramite la sua agenzia per la ricerca sul cancro, ha classificato l'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenze come possibilmente cancerogena, i firmatari diffidano la società Inwit dal procedere all'avvio dei lavori di costruizione dell'impianto e l'Amministrazione comunaele dal concedere l'autorizzazione all'esecuzione dell'impianto e invitano tutti gli enti destinatari della lettera (Provincia, Regione, Asl, Arpa, Prefettura, Enac ed Enav) a considerare attentamente le conseguenze derivanti dall'uso delle radiazioni emesse dagli impianti 5G".

"Come Comune non abbiamo concesso alcuna autorizzazione - precisa il sindaco Pino Sarcinelli -. Abbiamo anzi scritto una lettera a tutte le parti coinvolte chiedendo di riconsiderare almeno il luogo designato a far sorgere l'antenna. Purtroppo a tutte le obiezioni sollevate, Inwind ha opposto la pubblica utilità, che non neghiamo e, sebbene non abbiamo firmato il Suap, hanno invocato il silenzio assenso, sufficiente in presenza dei pareri positivi degli enti coinvolti in conferenza dei servizi".