"«Il modello di Cuneo è un modello nazionale», ha dichiarato con enfasi il presidente Cirio solo pochi giorni fa, presentando i risultati della campagna regionale per abbattere le liste d’attesa. Peccato che, mentre si celebrava l’efficienza del sistema, a Cuneo è andata in scena una vera e propria farsa".
Sono le parole con cui la consigliera Giulia Marro (Alleanza Verdi Sinistra) ha presentato un Question Time, mercoledì pomeriggio, all’assessore alla Sanità Federico Riboldi.
Nel testo si denuncia che, presso l’Ospedale Santa Croce e Carle e l’Asl Cn1, vengono rilasciati appuntamenti “fittizi” – spesso in orari assurdi come la notte – con la promessa di essere richiamati successivamente, anche in caso di esami con priorità B da effettuarsi entro 10 giorni. "Se confermata – scrive Marro nel documento – si tratta di una prassi contraria al diritto alla salute e in violazione delle norme nazionali, che vietano la chiusura delle agende e prevedono la prestazione intramoenia al costo del ticket in caso di mancato rispetto dei tempi".
Prosegue Marro: "Ho in mano un caso accertato di questo comportamento e me ne sono stati raccontati altri. Nello specifico, la persona ha infatti ricevuto un appuntamento dall’Asl per una visita con priorità B (da effettuarsi entro 10 giorni): l’orario fissato? 00.16 di martedì notte. Un appuntamento dichiaratamente fittizio (alla persona è stato detto dall’operatrice allo sportello di non presentarsi) con la rassicurazione che sarebbe stata richiamata in seguito – naturalmente oltre i tempi di legge – per l’appuntamento “vero”. Anche negli altri casi segnalati le prenotazioni restituiscono, direttamente dal sistema, la nota per il paziente “Inserimento in lista d’attesa". La data non è reale. Verrà ricontattato, o invitato nella sede più opportuna, per un appuntamento definitivo”. Questo non solo sbugiarda il cosiddetto “modello Cuneo”, ma falserebbe completamente i dati che sono stati dichiarati dalla Giunta".
L’assessore Vignale, durante la risposta, ha riferito che in Assessorato non sono mai giunte segnalazioni di prassi quale quella esposta in interrogazione, e che è stata trasmessa copia alle direzioni dell’Ospedale Santa Croce e Carle (ancora diretto da Tranchida, ora passato a dirigere Città della Salute) e dell’Asl Cn1 con richiesta di chiarimenti, condividendo la preoccupazione per una prassi “assolutamente non accettabile”.
La consigliera Giulia Marro commenta: "Trovo scandaloso che mentre la Giunta Cirio presenta Cuneo come modello virtuoso, le cittadine e i cittadini debbano accontentarsi di appuntamenti fantasma. Questo non è un modello, è una presa in giro. Ho chiesto conto all’assessore Riboldi e attendo le delucidazioni promesse: i piemontesi hanno diritto a prestazioni sanitarie nei tempi previsti, non a spettacoli surreali. Prima di vantarsi di un modello, bisogna conoscerne i dettagli bisogna essere sicuri che non sia un inganno".
Il gruppo consiliare di Avs invita tutte le persone che hanno vissuto situazioni simili – appuntamenti fittizi, orari impossibili o ritardi ingiustificati – a segnalarlo scrivendo a: