Nelle prime ore del mattino dello scorso 11 settembre, militari del Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Cuneo, con il supporto di numerosi colleghi dei Gruppi Carabinieri forestali di Cuneo e di Torino e del Comando Compagnia Carabinieri di Cuneo, hanno eseguito 14 decreti di perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Cuneo nei confronti di altrettanti soggetti residenti nel cuneese: l’indagine riguarda peculato e gestione illecita di rifiuti ferrosi, relativi a furti compiuti nelle Isole ecologiche della Granda.
Sequestrati anche 7 mezzi (autovetture e furgoni) che gli indagati avrebbero utilizzato per sottrarre ingenti quantità di rifiuti ferrosi dalle Isole ecologiche. I carabinieri hanno inoltre rivenuto rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, cavi elettrici, rame e ottone. L’operazione, guidata dalla Procura di Cuneo, ha previsto anche diverse perquisizioni e acquisizioni documentali negli uffici di varie ditte attive nella gestione dei rifiuti tra le province di Cuneo e Torino. Secondo quanto riferiscono gli inquirenti, i rifiuti sarebbero stati sottratti dai Centri di raccolta “con la compiacenza dei dipendenti della ditta appaltante il servizio di gestione e guardiania degli impianti”.
“Si segnala – sottolineano dal Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Cuneo – che l’asportazione e lo smaltimento illecito dei rifiuti all’interno delle Aree ecologiche rappresenta una problematica rilevante per tutta la comunità in quanto, trattandosi di materiale avente valore economico e visto il conseguente mancato introito derivante dalle vendite degli stessi, risulta impattare negativamente sull’intera collettività, che non vede un’eventuale riduzione della Tari.
Gli indagati si devono considerare innocenti fino ad eventuale sentenza di condanna.


























