Fossano, i giovani ci credono (e si impegnano)

Anche nella città degli Acaja tanti ragazzi si rimboccano le maniche e investono (gratuitamente) tempo, cuore, competenze e passione per fare qualcosa per la comunità

“I giovani non si impegnano, i giovani non hanno a cuore il futuro delle loro città e dei loro coetanei, i giovani si lamentano ma nulla fanno per cambiare le cose”. Se si mettono uno appresso all’altro alcuni dei tanti luoghi comuni sui giovani di oggi, il quadro è tutt’altro che positivo. E invece (anche) a Fossano ci sono tanti ragazzi che si rimboccano le maniche e investono (gratuitamente) tempo, cuore, competenze e passione per fare qualcosa per la nostra comunità.
Proprio pochi giorni fa, ad esempio, è stata nominata dalla Giunta comunale la nuova Consulta giovani, realtà che per i prossimi tre anni avrà il compito di collaborare con l’Amministrazione comunale e tutti i suoi assessorati. Ne abbiamo parlato un paio di settimane fa, ci ritorneremo a breve dopo la sua prima riunione.
Intanto, al di fuori del contesto istituzionale, e senza la pretesa di fare un censimento, abbiamo chiesto ad alcuni dei gruppi di giovani che hanno proposte per Fossano di raccontarsi. Sono realtà “aperte” al dialogo e a nuovi innesti e ben disponibili a crescere in numero e idee; la dimostrazione che, in realtà, molti nostri ragazzi hanno voglia da vendere e si impegnano per la comunità, seppur in ambiti e con obiettivi diversi.
A tutti abbiamo posto le stesse semplici domande, per creare una sorta di identikit. Tra loro c’è chi ha scelto di rispondere ad ogni domanda singolarmente, chi invece ha toccato più punti in un’unica risposta.   

REVOLUTION
Nome? Revolution Fossano.
Cosa siete? Inizialmente eravamo un gruppo giovanile, dal 2023 siamo una Odv, associazione di volontariato.
Chi siete e quando siete nati? Siamo un’associazione di volontariato apartitica, laica e senza scopo di lucro, attualmente formata da 22 ragazzi e ragazze di età compresa fra i 20 e i 26 anni, e al nostro interno ci sono studenti universitari e lavoratori. Siamo nati nel 2020, all’interno del progetto #MondoIdeare, promosso dalla Fondazione Crc tramite la Fondazione Noialtri, che ci ha dato il supporto necessario, sia dal punto di vista istituzionale che economico, per avviare questo percorso che stiamo portando avanti.
Perché avete sentito il bisogno di far nascere e far parte di questo gruppo? Abbiamo sentito il bisogno di far nascere e far parte di questo gruppo come risposta al duro colpo della pandemia che ha fatto emergere enormi fragilità a livello umano e sociale. Proprio in quel momento di forte crisi, abbiamo voluto risollevarci con l’obiettivo di promuovere il protagonismo giovanile, oltre che per contrastare la fastidiosa diceria secondo cui “a Fossano non c’è mai niente da fare”. Siamo un insieme eterogeneo di giovani che non vogliono restare spettatori, ma contribuire concretamente alla vita della città attraverso la creazione di eventi di vario tipo, con i quali vogliamo offrire spazi dove divertirsi, esprimersi, proporre idee e far sentire voci che spesso restano fuori dal dibattito.
Le nostre porte sono sempre aperte per chiunque voglia fare proposte, collaborare o semplicemente conoscerci meglio. Crediamo profondamente nel confronto e nello scambio, nasciamo proprio per dimostrare che ognuno ha qualcosa da dare agli altri e che, nel momento in cui si ha il coraggio di mettere insieme le forze, si possono creare piccole grandi cose
Cosa fate? Qual è il vostro obiettivo? L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare la cittadinanza su temi specifici di stampo culturale e/o sociale, creare momenti ludici e di intrattenimento, dare vita a momenti di convivialità ed elaborare proposte che coinvolgono la partecipazione giovanile attiva, sondaggi, dibattiti e confronti.
Il desiderio che continua ad alimentare le nostre azioni è quello di un profondo cambiamento locale: ci piace l’idea di provare a costruire qualcosa insieme, contrastando la facile tentazione di delegare ad altri ciò che effettivamente possiamo fare noi insieme a tutti coloro che ci sostengono in vari modi.
Qual è per voi un punto forte della nostra città? E quale un punto debole? Crediamo che Fossano abbia veramente tanto da offrire, riconoscere un solo punto di forza non è semplice. Per muoverci su un campo che conosciamo un po’ meglio, possiamo dire che uno dei punti forti della città sono le realtà di volontariato, associative e non, presenti sul territorio. Sono veramente numerose e ognuna porta, con i propri mezzi e capacità, un contributo significativo per la cittadinanza mirando a obiettivi specifici e differenziati, creando quindi ricchezza. I cittadini di Fossano hanno voglia di esserci, di mettersi in gioco e di provare a costruire, questo è bellissimo.
Per trovare il punto più debole, paradossalmente possiamo partire proprio da ciò che abbiamo citato prima, il grande numero di associazioni e gruppi presenti a Fossano ogni tanto porta a delle distanze: l’impressione è che ci sia difficoltà a creare una rete più solida e funzionale in cui sia possibile, prima di tutto, conoscersi, confrontarsi e poi provare a collaborare per realizzare un qualcosa insieme. Siamo realtà belle che amano il territorio e amano l’idea di dare un contributo, se riuscissimo a unire le nostre forze, migliorare la nostra vicinanza e i nostri rapporti, tutto migliorerebbe notevolmente.

RAMASSIN
Il vostro nome: Ramassin - Voci a Raccolta. Abbiamo scelto questo nome perché il ramassin rappresenta perfettamente la nostra essenza. È un frutto tipico delle nostre zone, che sa di casa, ma il cui nome e le cui origini risiedono nel Medio Oriente. È un frutto che ci ricorda le contaminazioni che caratterizzano la nostra identità e la vicinanza di realtà all’apparenza lontane.
Cosa siete? Siamo un tavolo a cui chiunque può sedersi. Vogliamo essere una realtà che parte dalla questione palestinese per sensibilizzare e attivare la nostra comunità su tematiche di inclusione e giustizia sociale, agendo come ponte per creare rete tra le realtà già presenti sul territorio. Vogliamo creare una raccolta di voci diverse, ricordando le radici comuni.
Chi siete e quando siete nati? Siamo un gruppo di persone eterogenee, di età, profili ed esperienze molto diverse. Le nostre strade si sono incrociate nel luglio scorso, quando insieme abbiamo unito le forze e organizzato una Piazza per Gaza anche qui, a Fossano. Grazie alla risposta entusiasta della comunità, abbiamo deciso di rendere quell’evento l’inizio di un percorso collettivo di autocoscienza e attivismo. Abbiamo tante domande e vogliamo trovare insieme le risposte.
Perché avete sentito il bisogno di far nascere e far parte di questo gruppo? Ci sono due motivi principali che ci hanno spinto a creare questo gruppo. Quello più circostanziale, ovviamente, è stato il genocidio in corso nella Striscia di Gaza. Non potevamo e non volevamo stare in silenzio. Tra di noi ci sono persone con decenni di esperienza nell’attivismo, altre che si sono avvicinate in tempi più recenti. Volevamo portare questi vissuti a casa nostra, a Fossano, perché pensavamo che la necessità di dire no agli orrori a cui stiamo assistendo da due anni, di trovarsi in uno spazio di accoglienza, confronto e solidarietà non fosse un bisogno solo nostro, ma di tante e tanti fossanesi. Stiamo cercando di creare questo spazio. Il secondo motivo, più ampio, è che è fondamentale ricordarsi che la democrazia non è un dato di fatto, ma una pratica. I diritti vanno presidiati, vanno difesi, e come cittadini è nostro dovere farlo. La politica spesso appare come qualcosa di lontano, appartenente alla sfera elettorale e dei partiti. Noi vogliamo ricordare che la politica è molto di più, è partecipazione attiva, è responsabilità collettiva. È un diritto e dovere di tutte e tutti noi.
Cosa fate? Qual è il vostro obiettivo? In questo momento le nostre attività si articolano in due obiettivi principali: (1) informare, spiegando ciò che sta avvenendo nei Territori Palestinesi Occupati, sulle violenze in corso e le complessità del processo di pace, (2) agire, dando informazioni su come, nel nostro piccolo, possiamo contribuire alla fine delle violenze e alla costruzione di un processo di pace duraturo, tramite, ad esempio, manifestazioni, donazioni e boicottaggi. A questo fine, tra luglio e ottobre abbiamo organizzato quattro diverse manifestazioni a Fossano. Oggi, 22 ottobre, abbiamo fatto partire una raccolta firme per proporre al Comune di Fossano un ordine del giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Qual è per voi un punto forte della nostra città? E quale un punto debole? Siamo una comunità piccola e questo è un punto di forza quanto di debolezza. Il fatto stesso di chiamarci “comunità” permette di capire quanta energia, quanti legami e quante realtà possano nascere dall’unione della nostra cittadinanza a supporto degli altri. Allo stesso tempo, vivere in una realtà piccola in cui godiamo di un benessere diffuso e di molte opportunità, può rendere più difficile vedere le molteplicità di voci ed esperienze che esistono poco al di fuori dei nostri confini sicuri, perdendo preziose occasioni di crescita e confronto.

La manifestazione per gaza promossa da Ramassin

CINCILLA'
Nome: Cincillà.
Cosa siete? Un gruppo informale di circa 15 giovani intorno ai 25 anni, tra studenti universitari e lavoratori. Siamo nati a gennaio 2025 dall’unione di due realtà giovanili di Fossano, Revolution e Fusandafè, con il desiderio di creare qualcosa di nuovo per i giovani della nostra città.
Perché avete sentito il bisogno di far nascere e far parte di questo gruppo? Ci siamo accorti che spesso, il venerdì sera, ci chiediamo “che si fa?”, e spesso finiamo a non avere idee carine e a trovarci nei soliti posti con le solite persone. Così è nato Cincillà, come un modo per proporre ogni mese una serata leggera insieme, in un luogo fisso, dove puoi trovare gente, qualcosa da bere e qualcosa da fare. Non si tratta di nulla di troppo impegnativo, è tutto molto libero: se vuoi partecipare all’attività proposta, bene. Se invece preferisci stare seduto con una birra in mano e fare due chiacchiere, va benissimo lo stesso.
Da gennaio a oggi abbiamo organizzato karaoke, serate giochi da tavolo, sarabanda (indovina la canzone a squadre), just dance, quiz e minigiochi a squadre, collaborando con la Birreria Moulin nei mesi invernali e con Vispo in estate.
Crediamo molto nella collaborazione tra i nostri due gruppi perché, conoscendoci meglio, abbiamo capito quanto valore possa nascere mettendo insieme idee e competenze diverse, soprattutto in una città come Fossano, dove spesso, secondo noi, le realtà faticano a dialogare e a co-costruire progetti.
Ci piacerebbe che Cincillà diventasse un’abitudine, un momento di aggregazione giovanile che, mese dopo mese, torna con proposte diverse ma con lo stesso spirito e che punta a mettere in contatto giovani che hanno voglia di stare insieme e “cincillare”.

Una serata karaoke promossa da Cincillà

FUSANDAFE'
Nome:
Fusandafè.
Cosa siete? Nasciamo come gruppo informale di giovani che vogliono trovare qualcosa da fare per la nostra città, Fossano. Il nostro slogan è “connettere chi sa fare con chi vuole fare”. Siamo giovani dai 22 ai 30 anni, studenti e lavoratori con esperienze variegate in vari ambiti.
Cominciammo a trovarci ad inizio 2024 senza sapere di preciso cosa avremmo potuto creare, ma armati di qualche idea. Lamentavamo il fatto che non c’era granché da fare per i giovani fossanesi come attività di svago, al di là dello sport o dei bar. Spesso scoprivamo troppo in ritardo di eventi in zona di cui non eravamo venuti a conoscenza.
Abbiamo cominciato a trovarci settimanalmente, il martedì sera solitamente, e a confrontarci. Siamo partiti creando il nostro primo evento “Sbocciamo”, un goliardico torneo di bocce con divertenti premi reperiti da alcune attività fossanesi. Poi abbiamo sperimentato altri eventi come Oratolympics, un torneo di giochi da oratorio; Fusan d’art, mostre in piazza, collaborazioni con realtà già esistenti, fino ad arrivare alla versione ufficiale di Fusan Express nata anche in collaborazione con molti commercianti fossanesi ed è stato un gran successo.
Sentivamo anche che mancava qualcosa intorno alla più grande e sentita manifestazione fossanese, allora è nato il FantaPalio. Con la seconda edizione del FantaPalio, a giugno 2025, abbiamo anche lanciato l’app Tudù, nella quale abbiamo racchiuso la sezione eventi e la sezione desideri, in cui ognuno può esprimersi oppure aggiungere un qualsiasi evento in zona di cui è a conoscenza. Ed ecco qui che ci ricolleghiamo alla prima questione che ci ponevamo un anno e mezzo fa, forse siamo sulla strada giusta.
Con gli ultimi eventi abbiamo utilizzato tudù e abbiamo avuto un incremento di utilizzo soprattutto per la sezione eventi, diversi cittadini li inseriscono e noi accertandoci dell’esistenza li approviamo. È solo l’inizio per il nostro gruppo e per la nostra app, abbiamo in mente tante idee per il futuro della nostra città.

I ragazzi di Fusandafè

AZIONE CATTOLICA
Nome: Équipe Giovani dell’Azione Cattolica della diocesi di Cuneo-Fossano.
Chi siete? Siamo un gruppo eterogeneo composto da una decina di ragazzi tra i 19 e i 26 anni (nati tra il 1999 e il 2006), tra cui lavoratori e studenti.
Cosa fate? Il nostro obiettivo è organizzare formazioni e campi scuola per giovani e giovanissimi (dai 14 ai 25 anni). Vogliamo offrire loro una visione della vita il più possibile completa e aiutarli a prepararsi ad affrontarla con lo sguardo della fede di (e in) Gesù Cristo.
Perché avete sentito il bisogno di far nascere e far parte di questo gruppo? Abbiamo sentito la necessità di costituire questo gruppo spinti dal bisogno di momenti di convivialità e di ascolto che hanno i giovani con cui ci confrontiamo.
Qual è un punto forte della nostra città? Tra i punti di forza della nostra realtà c’è il gran numero di parrocchie coinvolte nelle nostre attività, un numero accresciuto dal recente accorpamento delle diocesi di Cuneo e di Fossano. Un altro elemento positivo è la grande partecipazione dei giovani, che rispondono sempre in massa alle nostre formazioni.
Quale un punto debole? Un punto debole, invece, è la scarsa partecipazione e il limitato coinvolgimento degli enti locali, che fatichiamo sempre a includere nei nostri progetti.

Azione cattolica - equipe giovani