Gregorio Arena di Labsus presenta il Laboratorio di sussidiarietà

Incontro promosso in occasione dei 10 anni della Fondazione NoiAltri

L’ultimo appuntamento per festeggiare i 10 anni della Fondazione NoiAltri, si terrà giovedì 26 ottobre alle 20,45, all’Iis Vallauri. L’incontro si intitola “I custodi della bellezza - Prendersi cura dei beni comuni. Un patto per l’Italia fra cittadini e istituzioni” e verrà tenuto da Gregorio Arena, fondatore di Labsus, il Laboratorio della sussidiarietà.

Ma cosa è Labsus? O meglio, cosa è un “laboratorio di sussidiarietà” e perché è così importante?

Labsus nasce nel 2005 grazie ad Arena, con l’intento di promuovere un nuovo tipo di società fondato sul principio della sussidiarietà orizzontale. In esso, le persone si configurano non solo come portatrici di bisogni, ma anche di competenze e risorse che possono essere messe al servizio della comunità per contribuire a risolvere problemi di interesse generale, insieme alle amministrazioni pubbliche. Per far emergere questo modello di società, Labsus lavora con fatti concreti: pubblica una rivista online, elabora idee, mappa le esperienze e segnala iniziative.

Inoltre, dal 2014 Labsus sta accompagnando diversi comuni italiani nell’adozione e realizzazione del Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni. È un’innovazione giuridica che sta rendendo effettivo l’art. 118 della Costituzione, il quale attribuisce le funzioni amministrative ai Comuni e, “solo per assicurarne l’esercizio unitario”, a “Province, Città metropolitane, Regioni e Stato”. Le funzioni amministrative devono essere attribuite secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza - cioè a chi può svolgerle al meglio.

In tal senso, Labsus propone un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani”, facendo sì che l’Amministrazione e i cittadini, associati o singoli, possano stipulare dei Patti di collaborazione per l’utilizzo e la gestione condivisa di immobili e spazi pubblici. I beni comuni appartengono alla società nel suo insieme e sono per esempio: piazze, giardini, scuole, sentieri, beni culturali, come anche beni comuni immateriali ecc... Secondo Labsus, questi beni: “Se arricchiti, arricchiscono tutti, se impoveriti, impoveriscono tutti”. Ovvero, la comunità, dando vita a una cura condivisa di un certo bene, identifica il bene stesso come bene comune.

L’amministrazione condivisa, perciò, non è solo un processo amministrativo, ma è anche un modo per superare l’individualismo e la cultura della delega, alimentando il capitale sociale della comunità. Ad oggi il Regolamento proposto da Labsus, è stato adottato da più di 270 Comuni ed enti locali in Italia.

L’ultimo appuntamento della serie organizzata da Fondazione NoiAltri, aiuterà perciò a comprendere in modo più approfondito cosa sia l’amministrazione condivisa dei beni comuni e come questa si realizza attraverso il Patto di collaborazione.