Con la messa delle ore 7 nella basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, è iniziata ufficialmente oggi, lunedì 22 gennaio, la “visita ad limina Apostolorum” (cioè “alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo”) dei vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta.
I vescovi hanno concelebrato l'Eucaristia presieduta dall'arcivescovo di Torino, Roberto Repole. Al termine i vescovi di sono recati sulla tomba dell'apostolo Paolo, dove sono custodite le sue reliquie ed hanno recitato la professione di fede. «Abbiamo iniziato la Visita con la celebrazione dell'Eucaristia sulla tomba dell'Apostolo delle genti, un segno della priorità dell'evangelizzazione, che è anche uno degli obiettivi dell'avvio delle nostre unità pastorali, rievangelizzazione delle nostre terre» ha sottolineato Franco Lovignana, vescovo di Aosta e presidente Cep.
La “visita ad limina” è l’occasione per presentare al Papa la realtà religiosa, sociale e culturale delle nostre comunità e dei nostri territori, evidenziano le risorse e i nodi problematici dal punto di vista pastorale.
La “visita ad limina” è iniziata lunedì 22 gennaio con la Messa nella basilica di San Paolo fuori le mura; seguono le Messe nelle altre tre Basiliche romane: martedì 23 gennaio in S. Giovanni in Laterano, mercoledì 24 gennaio in S. Maria Maggiore e venerdì 26 gennaio nella basilica di S. Pietro.
Nelle giornate, molto intense, a Roma, si svolgono gli incontri nei vari Dicasteri della Curia romana; al Tribunale della Rota Romana; alla Pontificia Commissione per la tutela dei minori; alla Segreteria del Sinodo; alla Segreteria di Stato. L’incontro con Papa Francesco è in calendario giovedì 25 gennaio alle ore 9.
È la seconda volta che i vescovi piemontesi insieme vengono ricevuti da Papa Francesco visto che la precedente “visita ad limina Apostolorum” si svolse nel maggio 2013, poco dopo l’elezione al soglio pontificio. Rispetto a poco più di 10 anni fa, però, solo per mons. Lovignana (vescovo di Aosta e attuale presidente della Conferenza episcopale regionale), mons. Brambilla (Novara), mons. Cerrato (Ivrea) e mons. Gallese (Alessandria) si tratta di una seconda volta.
Per mons. Repole (Torino e Susa), mons. Giraudo (ausiliare Torino), mons. Brunetti (Alba), mons. Delbosco (Cuneo-Fossano), mons. Miragoli (Mondovì), mons. Bodo (Saluzzo), mons. Olivero (Pinerolo), mons. Arnolfo (Vercelli), mons. Farinella (Biella), mons. Sacchi (Casale Monferrato) e mons. Prastaro (Asti) è la prima esperienza.

























