Stefania Belmondo, la prima tedofora italiana verso Milano-Cortina 2026

Diciannove anni dopo l'accensione di Torino 2006, la campionessa cuneese riporta il fuoco sacro verso casa

Stefania Belmondo con Petros Gkaidatzis (foto Instagram Milano-Cortina 2026)

Sotto il cielo di Olimpia, ieri 26 novembre 2025 tra le colonne millenarie del tempio di Era, Stefania Belmondo ha stretto tra le mani la fiaccola olimpica di Milano-Cortina 2026. Diciannove anni fa, nella notte gelida di Torino 2006, era stata l'ultima: la sua mano accese il braciere olimpico dando il via ai Giochi di casa. Ieri, in Grecia, è stata la prima. La prima italiana a ricevere il fuoco sacro dal canottiere greco Petros Gkaidatzis, per poi passarlo a un’altra leggenda azzurra, Armin Zoeggeler.

Ora la fiamma inizierà il suo lungo viaggio verso l'Italia, dove arriverà a dicembre per attraversare tutto lo stivale. Ma per noi cuneesi, in un certo senso, le Olimpiadi sono iniziate ieri. Sono iniziate nello sguardo lucido di Stefania che, ancora una volta, si è caricata l'Italia sulle spalle.

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