Dagli Orti di nonna Domenica frutta e verdura per la Caritas

Un orto “solidale”, la cui frutta e verdura viene portata alla Caritas, che a sua volta distribuisce i prodotti alle persone in difficoltà di cui si occupa. È il progetto di beneficenza lanciato da “Gli orti di nonna Domenica”,  azienda agricola di Fossano nota per mettere a disposizione di chiunque lo desideri un orto, da coltivare autonomamente o da affidare agli stessi titolari dell’impresa. L’iniziativa, già avviata nella tarda primavera, è stata presentata lo scorso 3 ottobre: ed è stata anche l’occasione di benedire l’orto.

“Grazie a cinque aziende”
Roberto Bertolotti - titolare degli Orti di nonna Domenica, azienda a conduzione familiare che gestisce con la moglie Paola e la figlia Giulia - ha raccontato la genesi del progetto: “Abbiamo preso degli appezzamenti vuoti e seminato: sono tutti prodotti freschi e di agricoltura biologica”.
La stagione fredda, ormai alle porte, riduce inevitabilmente la produzione dell’orto; ma il desiderio è, per quanto possibile, di “proseguire e far crescere il progetto”. In particolare si punta a fornire alla Caritas anche delle uova.
Il progetto di beneficenza è sostenuto da cinque aziende, che Bertolotti ha ringraziato pubblicamente: sono Banca di Cherasco, “La Granda” di Genola, “In Prime Agency insurance planning”, Fratelli Chiapella segheria e legnami, Rbm Grafica.
Gli orti di nonna Domenica si presenta, a sua volta, come “un’azienda agricola, fattoria didattica e sociale”, che punta a trasmettere “l’amore per la natura, il rispetto per gli animali e la cultura del cibo genuino”. Negli anni, l’azienda di strada Santo Stefano ha già proposto “iniziative di carattere sociale e solidale”, nella convinzione che “l’agricoltura possa essere non solo produzione, ma anche comunità, accoglienza e condivisione”.

“Donare verdura non è scontato”
“Donare verdura non è una cosa scontata”, ha detto Nino Mana, direttore della Caritas di Fossano, che ha raccontato come si è evoluta la distribuzione di cibo a favore di quanti si trovano in difficoltà: “Prima davamo prodotti a lunga conservazione; poi abbiamo costituito l’emporio per mettere al centro la persona, che sceglie così i prodotti”. Il confronto con un pediatra, che gli segnalò una carenza di vitamine in alcuni suoi piccoli pazienti provenienti da un contesto non facile, indusse Mana ad impegnarsi perché non mancassero neppure frutta e verdura: “Ho contattato Coldiretti, i supermercati; intanto è nata Cascina Pensolato”, ha continuato il direttore. La situazione è così migliorata, e in questi mesi si è aggiunto il progetto degli Orti di nonna Domenica: “Cerchiamo - ha concluso Mana - di accompagnare le persone fino all’autonomia; ma ci fa piacere incontrare chi, come Bertolotti, capisce che ci sono persone che fanno fatica”.

I numeri della solidarietà
E, queste persone, non sono poche. Lo provano i dati della Caritas - riferiti al 2024 - che sono stati illustrati sempre lo scorso 3 ottobre, durante la presentazione del progetto degli Orti di nonna Domenica.
Sulla popolazione totale di Fossano - 24.161 residenti -, lo scorso anno la Caritas ha aiutato circa 294 nuclei familiari per un totale di 960 persone: ci sono, in questo lungo elenco, numerosi stranieri, ma anche famiglie monoreddito, soprattutto in età non più giovane.
Dal 16 giugno al 2 ottobre,  dagli Orti di nonna Domenica sono arrivati alla Caritas, attraverso il progetto di beneficenza, 2.316 chilogrammi di frutta e verdura: la consegna avviene due giorni a settimana, il martedì e il venerdì. Dall’azienda di Santo Stefano puntano a fornire, in questi mesi freddi, altri 700 o 800 chilogrammi di verdure invernali - finocchi, broccoli, cavoli e cavolfiori - così da raggiungere i 3mila chili.
Vari i prodotti che le famiglie aiutate dalla Caritas hanno potuto mettere in tavola. Ed è - questo - un aspetto non secondario: com’è stato sottolineato sempre lo scorso 3 ottobre, “variare la dieta migliora la qualità della vita”. A maggior ragione, se si tratta di frutta e verdura fresche, a chilometro zero.