È stato inaugurato oggi, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, il nuovo reparto di Ostetricia dell’ospedale di Savigliano; un progetto di umanizzazione degli spazi per un maggior comfort per le neomamme, che si accompagna ad una revisione dell’organizzazione del lavoro attraverso il “progetto donna”.
L’attività del reparto di Ginecologia-Ostetricia di Savigliano ha subito un calo importante negli ultimi anni, con criticità forti nel corso del 2025, soprattutto per carenza di specialisti.
La Direzione strategica, nel tempo, ha comunque sempre bandito concorsi e avvisi per l’assunzione di personale e investito nell’umanizzazione del reparto, oggi interamente ristrutturato e condizionato, con una nuova sala per il parto in acqua (progetto, quest’ultimo, interamente finanziato lo scorso anno dall’associazione Amici dell’Ospedale sul Fondo Cravarezza). È proseguita altresì l’attività di investimento in nuove tecnologie.
Il nodo del personale però resta. “Per far fronte all’emergenza degli ultimi mesi - spiega il direttore generale dell’Asl Giuseppe Guerra - abbiamo attivato convenzioni, sia con l’Azienda Ospedaliera Hub della provincia di Cuneo S. Croce e Carle, sia con Torino 3, Torino 5 e Asti; abbiamo inoltre attivato una cooperativa e proseguito con la ricerca di specialisti da strutturare. Desidero sottolineare la piena collaborazione di tutto il dipartimento Materno Infantile dell’Asl Cn1 che ringrazio per la disponibilità”.
Oggi quindi Savigliano conta due medici strutturati e mantiene il servizio attraverso gettonisti e cooperative. La situazione sta migliorando: da una proiezione di 350 parti a fine anno, si ipotizza di chiudere il 2025 vicino al limite previsto dei 500.
Per risolvere però definitivamente la criticità e ritornare a una gestione autonoma del reparto e del punto nascita si sta realizzando una collaborazione strutturata con il S. Croce che prevede da parte di quest’ultima struttura la presa in carico graduale della Ginecologia-Ostetricia (anche di tutti i servizi ambulatoriali connessi all’assistenza ostetrico-ginecologica), in piena condivisione e sinergia con l’Asl Cn1.
“Si tratta di un percorso condiviso – spiegano il direttore di Asl Cn1 Giuseppe Guerra e il commissario dell’Azienda ospedaliera S. Croce e Carle Livio Tranchida – che si pone l’obiettivo, attraverso una sperimentazione organizzativa e gestionale temporanea, di restituire piena autonomia alla struttura complessa Ginecologia-Ostetricia di Savigliano con la nomina, entro il prossimo anno, di un direttore mediante concorso e l’implementazione del numero di specialisti in servizio”.
Le tappe del percorso prevedono l’attivazione di nuova procedura concorsuale per acquisire 5-6 unità di specialisti che ruotino su entrambe le Aziende; l’inserimento della parto-analgesia (la stessa cosa è prevista a Mondovì, che mantiene però la sua autonomia), il miglioramento dei rapporti Hub-Spoke per la diagnosi prenatale, la creazione di un “Gruppo Interdisciplinare Cure Ostetrico” per valutare tutte le gravidanze a rischio.
L’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi: “L’inaugurazione del nuovo reparto di Ostetricia, interamente ristrutturato e condizionato, è un fatto positivo che dimostra l’attenzione della Regione per l’umanizzazione degli spazi e per il percorso mamma- bambino. Un ringraziamento alle direzioni generali dell’Asl Cuneo 1 e dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle per la collaborazione su questo progetto, il cui obiettivo finale è aumentare il numero di parti in sicurezza. Da parte della Regione, la scelta di tenere aperti i punti nascita che hanno la possibilità di raggiungere i 500 parti all’anno è precisa e finanziata”.
Il progetto ha carattere di sperimentazione organizzativa e gestionale, per una durata di almeno 18 mesi. Il dottor Andrea Puppo, direttore della Ginecologia e Ostetricia del S. Croce e Carle, svolgerà, per il tempo necessario, le funzioni di direttore a scavalco su Savigliano.