Una comunità energetica per il Fossanese

Una ventina di Comuni, dal Cuneese alle Langhe, stanno valutando questa possibilità: "soggetto aggregatore" il consorzio Bealera maestra

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Una Comunità energetica che potrebbe coinvolgere 20 Comuni e avrebbe, come ente promotore ed aggregatore, il Consorzio irriguo Bealera maestra, che gestisce l’omonimo corso d’acqua della destra Stura. Se ne parla da un po’. Lo scorso 22 giugno, il tema è approdato nel Consiglio comunale di Bene Vagienna: Claudio Ambrogio, sindaco della città augustea, è anche il presidente del Consorzio Bealera maestra.

All’interno di una Comunità energetica, enti pubblici, aziende e cittadini producono, attraverso impianti collocati nei loro spazi, energia rinnovabile che in parte usano per le loro esigenze e in parte mettono a disposizione di altre realtà che aderiscono. Il punto di forza della Comunità energetica è che quella prodotta è energia “pulita”: nel progetto che riguarda Bene Vagienna, essa deriverebbe da pannelli fotovoltaici, centrali idroelettriche e biogas. Si aggiunge, ovviamente, un vantaggio per chi la produce: oltre a ridurre le spese per la propria fornitura di energia elettrica, il produttore ricaverebbe un piccolo guadagno per quella che cede.

Un esempio per capire meglio. Una grande azienda installa un impianto fotovoltaico sui propri tetti, che le permette di ridurre la quantità di energia assorbita dalla rete pubblica. Nei giorni in cui l’attività dell’azienda s’interrompe - ad esempio nei fine settimana - tutta l’energia prodotta viene immessa nella Comunità energetica: i cittadini possono servirsene per le esigenze quotidiane, ad esempio per la lavatrice, e riducono così, del tutto o in parte, la necessità di prelevare dalla rete nazionale, la cui energia è prodotta anche da fonti fossili.

Al momento, il condizionale è però d’obbligo, perché si è in attesa dei Decreti attuativi con cui il Governo definirà meglio le Comunità energetiche. Ma hanno già manifestato interesse numerosi Comuni: nel progetto che fa capo al Consorzio Bealera maestra, con Bene Vagienna ci sono Magliano Alpi che ha già creato una piccola Comunità energetica nel proprio territorio, Genola, Salmour, Farigliano, Bastia Mondovì, Dogliani, Castelletto Stura, Clavesana, Cigliè, Rocca Cigliè, Cervere, Narzole, Fossano, Carrù, Piozzo, Morozzo, Montanera, Margarita, e Sant’Albano Stura.

L’area interessata è già ben servita dalle “cabine primarie”, strutture della rete elettrica indispensabili per un progetto di questo tipo. È coinvolto, inoltre, il Politecnico di Torino, a cui è affidato lo Studio di fattibilità che verificherà innanzitutto l’equilibrio fra produzione e consumo dell’energia prodotta.

I costi dovrebbero essere in buona parte ammortizzati tramite bandi. L’impegno economico, in ogni caso, potrebbe essere di un euro a cittadino in ogni Comune.

Nel Consiglio comunale dello scorso 22 giugno, al momento del voto i consiglieri de “L’altra Bene” si sono astenuti. “L’idea è buona, ma aspettiamo lo studio di fattibilità”, ha detto il capogruppo, Livio Berardo. Ha invece votato a favore, con la maggioranza del sindaco Ambrogio, Raffaele Dalmazzo, esponente del gruppo di minoranza “Per Bene”.