Sì, ma poi…

Sembra sempre che le priorità siano altre. Che in un mondo ideale le cose dovrebbero funzionare in un certo modo, ma poi nella realtà non è così e non può essere diversamente.

C’è sempre un “Sì, ma poi...”, un “sarebbe bello, ma in realtà...”. E in tutto questo, i temi vitali vengono derubricati a questioni secondarie. Anzi peggio, a questioni importanti “in teoria”, ma in fondo trascurabili in nome di un necessario sguardo realistico e disincantato sulla vita. E invece è proprio di vita che si parla. Della nostra e di chi verrà dopo di noi. Ancora troppo poco si sta facendo per tentare di salvare il pianeta. Ancora troppo inquinamento, ancora troppe isole di plastica nei nostri mari, ancora troppo cemento a coprire il verde, in una sorta di lento suicidio di massa. E poi ancora troppo spreco, troppa poca attenzione ad un consumo consapevole ed etico. Le priorità sono sempre altre.

Lunedì 22 aprile si è celebrata la giornata mondiale per la Terra. Sarebbe bello diventasse una giornata inutile, o semplicemente una celebrazione per rimarcare l’importanza e la bellezza del nostro pianeta. Lunedì si è celebrata la Terra, e forse in tanti non se ne sono neppure accorti. È passata nel silenzio. Come nel silenzio crescono gli alberi, ma anche come nel silenzio una camera si riempie di gas asfissiante e mortale. Senza rendersene conto. Sarebbe bello che questa giornata avesse il posto che merita. Senza troppi “Sì, ma poi...”. Mentre invece...