“E la festa continua!”

E La Festa Continua

di Robert Guediguian; con Ariane Ascaride;Jean Pierre Darrousin, Lola Naymark, Robinson Stevenin, Gerard Meylan, Gregoire LePrince Ringuet, Alice Da Luz.

Attrice di lungo corso e di grande esperienza nonché compagna del regista Robert Guediguian, Ariane Ascaride è stata spesso la protagonista dei film del marito, a cominciare dal celebre e bellissimo “Marius e Janette”(1997) e anche in questo “E la festa continua!” molto, se non tutto, ruota intorno al suo personaggio. Infermiera instancabile e madre accogliente, Rosa (che, per desiderio del padre, immigrato armeno, porta il nome di Rosa Luxemburg, celebre pasionaria comunista) è il perno di un gruppo familiare allargato che comprende i due figli, entrambi medici, ma uno di questi anziché esercitare la professione gestisce un bar “di famiglia”, le rispettive mogli e compagne, le nipoti, il fratello Antonio, le amanti del fratello e anche la giovane e simpatica co- inquilina del fratello. Tutti, a giorni fissi, ma anche no, durante il giorno piuttosto che nel cuore nella notte vanno da Rosa, per un piatto di pasta “acciughe e noci”, per un consiglio o un po’ di conforto, per trascorrere una notte sul divano o altro ancora e Rosa pazientemente trova tempo e spazi per tutti. Non paga di ciò, la donna ha il tempo e le energie per candidarsi alla carica di sindaco della città per una (litigiosa) lista di centro-sinistra. Nella sua Marsiglia c’è molto da fare -la prima assistenza a bisognosi e migranti, l’edilizia popolare, la cura dell’ambiente - i fronti su cui lottare sono molti e Rosa sa che non si può lasciare la città in mano ad una Destra razzista, xenofoba e incapace, anche se lo slancio e la forza a volte sembrano vacillare. Sarà l’incontro con il maturo Henry, libraio in pensione e padre di Alice, la compagna e futura sposa del figlio Sarkis a non far perdere l’entusiasmo a Rosa. La riscoperta dell’amore verso un nuovo compagno, darà a lei, vedova da lungo tempo, una nuova ulteriore spinta emotiva e intellettuale, perché i sogni si possono avverare a tutte le età e lei che da sempre credeva negli altri tornerà con vigore a credere anche in se stessa. 

Cinema di impegno civile che unisce con caparbietà etica ed estetica, quello di Guediguian è da sempre un raccontare schierato dalla parte degli ultimi, storie ordinarie di vita quotidiana che il regista franco-armeno trasforma in deliziosi apologhi, pagine appassionate di vita e amore, un cinema che trabocca umanità e che ci ricorda che è la relazione la cifra della nostra esistenza. Da vedere.