Continua in tutta Italia la protesta dei trattori: da lunedì i mezzi agricoli hanno raggiunto Torino, fermandosi alle porte della città dove è stato allestito un presidio che si intende mantenere per almeno una settimana. Intanto il movimento tratta con la Questura per raggiungere Roma.
All’origine della protesta c’è la questione dei prezzi dei prodotti agricoli che non coprono le spese di produzione, una questione annosa che negli anni si è cercato di compensare in mille modi: detrazioni, contributi, Pac… creando una situazione favorevole alle speculazioni. Così gli stessi provvedimenti si sono ritorti contro il settore. Ora diventa difficile uscirne.
La preoccupazione e la rabbia degli agricoltori è legittima, gli obiettivi individuati sono un po’ confusi. E altrettanto confusa è la risposta delle istituzioni italiane e dei partiti che, sentendo odore di elezioni europee, scaricano tutto sull’Europa approfittandone anche per affondare ogni politica ambientalista.
Oggi (martedì) la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha annunciato al Parlamento europeo il ritiro di una legge che mirava a ridurre l'uso di pesticidi in tutta l'Unione Europea, un regolamento presentato per la prima volta nel giugno 2022 con l'ambizioso obiettivo di dimezzare l'uso dei pesticidi entro il 2030, ma già respinto nel 2023 dal parlamento europeo. Ora non ha retto alle pressioni delle proteste.
Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 7 febbraio 2024