La “casetta dell’acqua” dovrà essere smantellata entro il 9 aprile. È quanto stabilisce un’ordinanza della Polizia locale di Villa che dà al gestore, PierH2O, 20 giorni di tempo per sgomberare gli impianti della casetta.
Non ci sta PierH2O che ha rilasciato una nota stampa in cui contesta la decisione dell’amministrazione dicendosi sorpresi dall’ordinanza: “Desideriamo sottolineare che fino al 3 ottobre 2023, il Comune di Villafalletto non aveva mai intrapreso contatti con la nostra azienda, se non per l’invio annuale della richiesta di pagamento per l’occupazione del suolo pubblico, che è sempre stata regolarmente soddisfatta” scrive il titolare Pier Giordana.
La casetta è stata installata nel 2012 in cui, secondo PierH2O, il servizio ha erogato oltre 1,5 milioni di litri di acqua, evitando la produzione e il trasporto di oltre 35 tonnellate di plastica con un risparmio complessivo per la cittadinanza di oltre 170mila euro nell’acquisto di acqua imbottigliata.
Le lamentele sono state generate dal mancato utilizzo di chiavette e tessere ricaricabili: “Ci sentiamo presi in giro - spiega il sindaco Pino Sarcinelli -. L’ordinanza è l’ultimo atto dopo una serie di richieste ripetute. Ci sono comunicazioni scritte, cadute nel nulla. Ho anche cercato di ovviare al problema parlando personalmente con il titolare che mi aveva rassicurato che sarebbe intervenuto rimettendo le tessere magnetiche. In realtà lo hanno fatto solo dopo la firma dell’ordinanza. I cittadini continuavano a lamentarsi con me e con la titolare del negozio di ferramenta che a titolo volontario si è sempre occupata della gestione delle chiavette. I cittadini continuavano a chiedere e da due anni non ci sono state consegne”.
“Nell’incontro del 13 ottobre 2023 la nostra ditta - ribatte il titolare - ha comunicato l’impossibilità di fornire le chiavette come fatto nei precedenti dieci anni, poiché il produttore le aveva messe fuori produzione. Si è convenuto che sarebbe stato necessario aggiornare i macchinari, ma tale operazione sarebbe stata possibile solo a seguito del rinnovo della concessione di suolo pubblico, scaduta ormai da due anni, e alla contemporanea riduzione del canone. Il sindaco ha concordato con tali richieste e si è impegnato ad emettere un’apposita determina di Giunta per regolarizzare la situazione. Parallelamente, la nostra azienda si è impegnata ad aggiornare i macchinari entro la primavera 2024”.
Sarcinelli muove altre critiche all’operato di PierH2O: “Negli ultimi tempi venivano prese le monete e non erogata l’acqua. Ho dovuto rimborsare io stesso una signora”. Da qui la prima comunicazione, lo scorso 2 marzo, con la quale il Comune comunicava a PierH2O la propria decisione di non rinnovare la convenzione per la mancata comunicazione mensile dei report di interventi tecnici. L’ordinanza, dunque è il passo formale successivo di una comunicazione di inizio marzo in seguito alla quale PierH2O aveva preso dei provvedimenti: “Il 6 marzo la nostra azienda - continua la nota - ha inviato tutti i report richiesti. Inoltre, nella mattinata del 19 marzo, il giorno prima della notifica dell’ordinanza, la nostra azienda ha adempiuto all’impegno preso il 13 ottobre 2023, sostituendo l’intero pannello di erogazione con una nuova versione dotata di lettore di tessere. Tali tessere potranno essere acquistate nei prossimi giorni presso le attività che forniranno il servizio”.
Per il Comune, però, la misura era ormai colma e quindi non intende retrocedere dalla decisione presa.
“Rimuovere il servizio significherebbe arrecare un danno economico a queste famiglie, senza contare il danno ambientale che sarebbe causato dagli utenti costretti a tornare ad acquistare acqua in bottiglia - si legge ancora nella nota -. La casetta dell’acqua di Villafalletto non rappresenta un’attività imprenditoriale di grande rilievo, ma la nostra missione presso PierH2O va oltre la tutela dell’ambiente; comprende anche il rispetto per i nostri clienti. Siamo motivati proprio da questi valori nel confrontarci con l’amministrazione comunale in tutte le sedi opportune, nella speranza che il sindaco Sarcinelli possa prendere coscienza della situazione e possa tornare sui suoi passi nel più breve tempo possibile, agendo nell’interesse della cittadinanza e nella tutela dell’ambiente che amministra”.
Resta sulle sue posizioni Sarcinelli senza che i cittadini per questo debbano restare senza servizio: “Occorre precisare che la storia ha avuto inizio nel 2012, quando già la precedente amministrazione aveva adottato un provvedimento di revoca per inadempienza contrattuale. Il provvedimento fu poi annullato perché gli amministratori non vollero privare la cittadinanza di un servizio, che nelle fasi di passaggio ad altro gestore, avrebbe comportato alcune settimane di sospensione. All’inizio del mio primo mandato, nel 2014, dovetti insistere con molta corrispondenza per ottenere il pagamento del canone. Obiettivamente, non ho alcun motivo né interesse a impormi in una faccenda che mi distrae e mi distoglie da questioni più importanti e mi ha visto bersaglio di tutte le invettive da parte della cittadinanza perché in un piccolo Comune quando qualcosa non va o non soddisfa le desiderata delle persone, la colpa è sempre e comunque del sindaco. Ho provato in tutti i modi a far ragionare PierH2O, ma dopo il colloquio dell’ottobre scorso le chiavette continuavano a mancare e mancavano da almeno due anni. La gente continuava a protestare e Pier H2O continuava a incassare gli utili dell’impianto senza intervenire per soddisfare le richieste dell’utenza”.
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