Gli Italiani grandi risparmiatori, ma per paura del domani

Sui 28mila miliardi europei ne deteniamo ben un settimo. La somma totale del risparmio degli italiani è 4.117 miliardi: se fosse divisa pro-capite per i 60 milioni di abitanti, ogni italiano avrebbe un “tesoretto” di 68mila euro. Ma non è così: se da un lato ci sono 281mila famiglie che dispongono di più di un milione di euro, sull'altro fronte ve ne sono oltre 5 milioni che non arrivano a 10mila euro in banca. Dove depositiamo i risparmi? Nei soliti posti: circa la metà dei soldi del Paese sono sui conti correnti, nei Bot o in Posta.

Negli ultimi tempi siamo stati inondati di cifre e percentuali sullo stato di salute della nostra economia: non passa quasi giorno senza che arrivi un nuovo dato sul Pil, l’inflazione, la produzione, l’occupazione, i voucher, la disoccupazione giovanile, l’export, le tasse, le cartelle “rottamate” di Equitalia, i crediti deteriorati delle banche, le vendite di case e i bilanci delle famiglie. Anche gli specialisti fanno fatica a raccapezzarsi tra questa selva di numeri e percentuali. In occasione della 92° Giornata mondiale del risparmio, un piccolo squarcio interpretativo su come stiano veramente le cose lo ha offerto l’Acri (Associazione di fondazioni e casse di risparmio), diffondendo un rapporto dal titolo “La cultura del risparmio per la crescita”. Ne emerge un quadro in chiaroscuro. Infatti, da un lato la ricerca mette in luce che gli italiani che riescono a risparmiare sono in aumento. Dall’altro però, la ripresa in atto è molto contenuta: parliamo di uno 0,8%, se andrà bene. Poca cosa in rapporto ad altri Paesi europei e soprattutto agli Usa, Cina, India e così via. Inoltre questa timidissima ripresa non sta riguardando tutti: c’è prevalentemente al nord Italia, e in poche aree del centro e pochissime del sud. Col risultato che più di un quarto delle famiglie continua a soffrire per crollo dei redditi, disoccupazione dei giovani, mancanza di prospettive e, di conseguenza, zero risparmi, anzi saldo negativo, accesso a prestiti se non agli usurai.

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