Il No dell’Amministrazione fossanese alla mozione della minoranza consiliare che perorava la causa del raddoppio della linea ferroviaria Cuneo-Fossano è rimasto sullo stomaco dei vicini di casa centallesi. La scorsa settimana il vice-sindaco di Centallo Antonio Panero era intervenuto con una dura presa di posizione, contestando il “benaltrismo” di Fossano, ovvero le altre manchevolezze del servizio ferroviario messe in fila dall’Amministrazione Tallone per sostenere che il raddoppio non è una priorità per i pendolari. Giovedì scorso, in Consiglio comunale, ha ribadito il concetto anche il sindaco Giuseppe Chiavassa dando lettura di una dichiarazione che ha poi fatto mettere a verbale. “Con incredulità e stupore - afferma - abbiamo appreso la negativa presa di posizione del Comune di Fossano sul raddoppio della linea ferroviaria Fossano-Cuneo. Un’opera fondamentale che consentirebbe di migliorare, dopo decenni di incuria da parte della classe politica locale, il collegamento di Cuneo e provincia con il resto del territorio regionale, sia per i trasporti merci che passeggeri, grazie ai minori tempi di percorrenza. Non riusciamo a capire la ratio di questa scelta, motivata, a parer nostro, da argomentazioni quantomeno discutibili e fuori luogo. Un’opera simile deve essere al di sopra di qualsiasi obiezione, poiché il bene comune, con il quale ci riempiamo sovente la bocca, che coinvolge la vita delle comunità limitrofe, non può e non deve essere messo in discussione. Ci auguriamo che questo increscioso fatto possa essere iscritto ad un incidente di percorso e che possa essere rimediato, in modo da eliminare qualsiasi ombra od ostacolo a questa indispensabile opera. Senza dimenticare che queste prese di posizione possono diventare un serio alibi per ritardare la realizzazione dell’opera, magari a vantaggio di altre più gradite alle amministrazioni comunali”. Le scelta di campo di Chiavassa ha trovato il pieno appoggio della minoranza centallese. “Esprimiamo il nostro dissenso verso la posizione di Fossano - ha affermato la consigliera Marcella Olivero -. Togliere anche la speranza del raddoppio ai pendolari non ha davvero alcun senso”.
Su "la Fedeltà" di mercoledì 2 dicembre